WiFi pubblico low cost per superare il digital divide

WiFi pubblico low cost per superare il digital divide

Il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato un interessantissimo articolo sullo sviluppo del WiFi pubblico in alcune delle più grandi città italiane. Roma, Firenze e molte altre devono fare i conti con budget molto risicati ma sono riuscite comunque a creare una vasta rete wireless aperta a tutti.

Com’è stato possibile portare avanti questo progetto quindi? Il segreto è stato nell’accordo di cooperazione tra pubblico e privato. Impiantare una rete wireless da zero ha costi altissimi soprattutto per le infrastrutture. Ma se alcuni access point e altre infrastrutture venissero offerte da privati?

Ecco quindi in linea di massima come è stato diviso il lavoro. Il pubblico ha fornito la copertura di alcune piazze/vie principali e ha fornito un sistema di registrazione e di accesso unico per tutti i punti di collegamento in maniera tale che l’utente possa utilizzare sempre e solo la stessa password.

Per la ramificazione della rete sono entrati in ballo invece i privati come bar, alberghi, ristoranti, che hanno offerto l’installazione di un punto d’accesso. In questo modo con una spesa minima la rete è cresciuta davvero molto, ramificandosi non solo nelle piazze principali, ma anche nelle zone secondarie.

La connessione ad Internet è stata invece offerta da diversi gestori grazie ad alcuni accordi con i comuni.

Insomma investendo “cifre moderate” e grazie ad una oculata pianificazione si è riusciti a realizzare ampie reti wireless dove i cittadini possono collegarsi gratuitamente.

Un esempio questo davvero da tenere in considerazione per il futuro.

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