Dopo tanti rumor trapelati in passato, Nintendo ha confermato lo sviluppo di una nuova console, logica successione della Wii e che al tempo stesso viene già denominata Wii 2. La notizia proviene direttamente da Satoru Iwata, presidente di Nintendo, che ha parlato della nuova piattaforma durante l’incontro annuale con gli investitori.
Nintendo è fortemente intenzionata a presentare un Wii 2 che riesca a stupire l’utenza esattamente come ha fatto Wii in passato. Iwata non ha voluto rilasciare dettagli più specifici sulle caratteristiche che questa avrà, in quanto la società vuole assolutamente restare fedele alla propria solita politica atta a svelare in maniera completa i propri prodotti, sia hardware che software, giusto pochissimo tempo prima del loro lancio. Questo perché la società vuole mantenere il “fattore sorpresa” e, soprattutto, evitare che la concorrenza possa appropriarsi delle sue idee. Del resto Iwata è stato chiaro: non avrebbe senso anticipare ora le novità che il mercato vedrà tra ben 3 anni.
Relativamente al modo in cui la concorrenza ha copiato la Wii per recuperare il terreno perduto, il presidente di Nintendo non ha mancato di lanciare un’acida frecciatina alle rivali Sony e Microsoft, che con l’ormai prossima introduzione di PlayStation Move e Microsoft Kinect pretendono di entrare in quello stesso mercato nel quale il Wii è leader, ovvero quello dei giocatori casuali: «mi duole aggiungere che purtroppo l’era dell’intrattenimento è anche il periodo delle imitazioni, le migliori idee sono sempre copiate».
Grazie al WiiMote e all’innovazione che il Nintendo Wii ha saputo introdurre sul mercato, il colosso è riuscito a presentare un prodotto che ha venduto milioni e milioni di unità in tutto il mondo. Adesso però il Wii non vende più, il mercato è ormai saturo. Considerandone il fortissimo calo della domanda hardware e la scarsità di software adatto a soddisfare l’utenza (sia in termini quantitativi che in termini qualitativi), Nintendo ha registrato una perdita netta di ben 25,2 miliardi di Yen (pari a 289 milioni di dollari) nel trimestre fiscale terminato il 30 giugno. In tal senso, l’ingresso sul mercato della nuova portatile 3DS e di un Wii 2 appare ora più necessario che mai, anche se tre anni sembrano davvero un lasso di tempo ingiustificato e che a questo punto costringerebbe Nintendo a puntare economicamente solo sugli introiti che potranno derivare da 3DS.