Poche ore dopo che la EA ha annunciato un gioco sul fitness per Nintendo, la prima vera risposta della casa ai successi di Guitar Hero e Rock Band diventa realtà. Si chiamerà Wii Music, con tutto il minimalismo e la schiettezza che da sempre caratterizzano la casa giapponese, e ad averlo progettato è il più grande guru mondiale della videoludica: Shigeru Miyamoto.
Miyamoto infatti è un grandissimo appassionato di musica e si professa musicista fallito, così ha cercato di rimediare con Wii Music, anche se ammette che, comunque, fin dall’inizio del progetto Wii erano state individuate alcune precise aree di interesse per i giochi «sport, fitness e musica». Le prime due sono già stati grandissimi successi, pur senza concorrenti, mentre ora parte alla carica su un ambito avente già un suo mercato che ad oggi non prevedeva la presenza di Nintendo.
La casa giapponese ci metterà il suo lasciando i giocatori interagire con il classico stile wiimote. Il gruppo ci tiene però a precisare che invece che funzionare come arma di promozione per la musica, Wii Music funzionerà più come strumento per l’insegnamento della musica e la stimolazione dei ragazzi a passare agli strumenti veri. Anche con Wii Music comunque sarà possibile giocare in gruppo, fino a 4 persone potendo scegliere tra 50 canzoni e 60 strumenti musicali.
Un altro successo di Nintendo, ma più indiretto, è l’annuncio che viene da Netflix di come il prossimo controller di Roku sarà ispirato al Wiimote. Da tempo il servizio di noleggio e visione in streaming di cinema e serie si sta spostando dal pc al televisore e ora vuole anche dotarsi di un proprio controller e di un’interfaccia alternativa. Secondo il numero uno dell’azienda infatti il futuro è nei telecomandi che dovranno somigliare sempre di più a puntatori perchè il mondo della tv e quello della rete si stanno fondendo.
Responsabili di una simile nuova fusione di web e tv sarebbero appunto i videogiochi che con le loro interfacce dinamiche e la connettività sempre più preponderante starebbero abituando l’utente ad un tipo di interazione più simile a quella del web.