Wikipedia, la più grande enciclopedia collaborativa al mondo, sta progressivamente plasmando il proprio approccio con la community per facilitare ed incoraggiare i contributi esterni all’attuale nucleo pulsante degli autori. Una videoguida è il tassello fondamentale portato online dall’associazione Wikimedia Italia, la cui WikiGuida è stata curata da Christian Biasco e Francesca Terri.
«Il video, realizzato […] in collaborazione con diversi wikimediani e prodotto da Wikimedia Italia, è volto a guidare l’internauta nel suo primo approccio al mondo di Wikipedia, con particolare attenzione alla possibilità di modificare ed integrare le voci enciclopediche». Spiega Wikimedia Italia nella sua presentazione: «L’esigenza di questa guida è nata dal sempre crescente interesse legato al mondo “wiki” che, però, non è stato accompagnato da una corretta consapevolezza del funzionamento dei vari progetti. Speriamo che questa “WikiGuida” e le altre che pubblicheremo (due episodi nell’arco del 2010 e forse altri due nel 2011) possa aiutare chi usa Wikipedia a fare un passo in più e partecipare attivamente alla sua creazione, spiegando con semplicità le regole per modificare e creare le voci».
Il video consta in una collezione didascalica delle nozioni utili da sapere per agire attivamente sull’enciclopedia. Il video spiega come modificare un articolo, cosa inserire e cosa evitare, quali principi seguire e quali voci del menu utilizzare per produrre i propri contenuti. La guida è sufficientemente completa per produrre una summa del sapere necessario per agire consapevolmente su Wikipedia, il tutto con 7 minuti di immagini accompagnati dalla voce della guida e da sottotitoli (per garantire la massima accessibilità del contenuto).
La videoguida è disponibile su YouTube o direttamente su Wikipedia in formato .ogg. «Invitiamo, quindi, tutti a vedere, pubblicizzare, linkare e divulgare questo video, rilasciata con licenza Cc-by-sa 3.0 Unported (qui un riassunto delle condizioni della licenza, la quale prevede massima libertà di modifica e distribuzione al patto di una corretta attribuzione della paternità dell’opera e con obbligo di condivisione mediante medesima licenza).
In passato si è ipotizzata una possibile flessione nella crescita dell’enciclopedia in conseguenza di mancanza di autori e finanziamenti. In pochi mesi, però, la forza delle idee ha permesso di trovare tanto gli spunti per incoraggiare i primi, quanto le motivazioni giuste per rastrellare i secondi. Entro breve l’enciclopedia modificherà la propria interfaccia gestionale (partendo dalla divisione anglofona), promuoverà l’upload dei video e sarà pronta ad incrociare nuove sfide. Il tutto, va ricordato, nel momento in cui la Treccani presenta un passivo di 1.9 milioni di euro a bilancio: segnali forti, segnali probabilmente figli di un passaggio storico.
«Oggigiorno, chi non ha mai sentito parlare di Wikipedia? Quasi tutti risponderebbero senza titubare, che Wikipedia è l’enciclopedia libera, che possono consultare gratuitamente in internet. Ma quante persone conoscono veramente che cosa è Wikipedia, cosa ci posso trovare e che cosa no, come funziona, quali sono le sue potenzialità, che cosa posso fare con i suoi contenuti, come è nata, come è possibile collaborarci?».