Continua inesorabilmente lo sciopero di Wikipedia contro il ddl intercettazioni e in particolare contro la famosa “norma ammazza blog” che prevederebbe per tutti i siti Web la rettifica obbligatoria dei contenuti contestati entro 48 dalla segnalazione, cosa impensabile per un’enciclopedia online gestita e mantenuta da utenti volontari. Questo famigerato comma 29 metterebbe dunque a rischio la sopravvivenza di Wikipedia Italia stessa che ha deciso di continuare a oltranza lo sciopero.
Iniziativa che ha avuto un forte eco in rete tanto che gli utenti da tutto il mondo stanno attivando iniziative atte a sostenere la nota enciclopedia online. Su Facebook per esempio sono nati centinaia di gruppi a sostegno di Wikipedia che chiedono a gran voce la modifica del comma 29 del ddl intercettazioni.
Gruppi e fan page che hanno già raccolto centinaia di migliaia di adesioni, segno che l’opinione pubblica è schierata a difesa della libertà di espressione in rete.
Lo sciopero di Wikipedia potrebbe essere comunque agli sgoccioli visto che ieri sera un emendamento promosso in Commissione Giustizia avrebbe parzialmente modificato il tanto contestato comma 29, limitando l’obbligo di rettifica alle sole testate giornalistiche, salvando dunque blog e community come quella appunto di Wikipedia.
In ogni caso questo sciopero ha messo in luce cosa succederebbe davvero se un sito come Wikipieda chiudesse davvero, un portale che tutti noi siamo soliti sfruttare più volte al giorno e che diamo erroneamente per scontato.
Aggiornamento:
Come previsto da noi, lo sciopero si è concluso grazie alle modifiche al famoso comma 29 che obbligherebbe solo le testate giornalistiche all’obbligo di rettifica in 48 ore.
Tuttavia il ritorno di Wikipedia è guardingo.
Sul portale troviamo infatti scritto:
Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al disegno di legge non sono ancora state approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l’approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia.
Grazie a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale.