Una falsa citazione immessa su Wikipedia, il passaggio attraverso le vie meno nobili dell’informazione, quindi l’approdo sulle pagine di tutto il mondo senza che alcun processo di filtro sia stato operato. Il caso è quello che ha seguito la morte del noto compositore francese Maurice Jarre, padre di Jean-Michel Jarre ed autore di storiche colonne sonore. Un utente, infatti, alla notizia della morte di Jarre ha pensato di preparare un piccolo tranello alla stampa, tranello che ha riscosso pieno successo mettendo in ridicolo i “coccodrilli” andati in pubblicazione.
Il rapporto tra Wikipedia ed il mondo dell’informazione è ambivalente e contrastato. L’enciclopedia online è spesso stigmatizzata come fonte inaffidabile e inopportuna, ma poi la stampa beve a piene mani facendo proprie molte delle informazioni ivi contenute. Non solo: spesso e volentieri le informazioni sono prese senza neppure citare la fonte da cui son state prelevate, omettendo così tanto una importante riconoscenza quanto una doverosa azione di controllo. Il corto circuito avviene quando tra le informazioni, nel posto giusto ed al momento giusto, qualcuno prepara una pillola velenosa che il mondo dell’informazione prende senza accorgersi di nulla.
«Potrei dire che la mia stessa vita sia stata una lunga colonna sonora. La musica è stata la mia vita, la musica mi ha dato da vivere, ed è grazie alla musica che verrò ricordato quando lascerò questa vita. Quando morirò ci sarà un valzer che suonerà nella mia testa, e soltanto io lo potrò ascoltare». Frase emozionante, una citazione esemplare, un perfetto finale per un articolo commemorativo. Se non fosse che trattasi di un clamoroso falso pensato e messo a punto dal 22enne irlandese Shane Fitzgerald così come la stessa Wikipedia riporta nell’apposita appendice alla biografia di Maurice Jarre.
Ci cascano Guardian, London Independent, BBC Music Magazine, giornali australiani ed indiani, vari blog ed altri ancora. Tutti coloro i quali hanno pensato a Wikipedia per trarre spunti per l’articolo sulla morte di Jarre, insomma, son caduti nel tranello. Fitzgerald si dice ora attonito per l’accaduto: «Non mi aspettavo si arrivasse a tanto. Mi aspettavo di vedere la cosa su blog e siti, ma sui giornali mainstream di qualità? Sono veramente sorpreso di tutto ciò». Le prove dell’accaduto rimangono segnate tra le note di modifica dell’articolo, ma il tutto emerge soltanto varie settimane dopo il decesso avvenuto il 29 Marzo 2009 quando, con una mail ad alcuni giornali caduti nel tranello, l’autore svela la propria burla.
Se la vicenda deve chiudersi con un insegnamento, le parole di Siobhain Butterworth, editore del Guardian sentito da Reuters, sono quelle più significative: «La morale di questa storia non è che i giornalisti devono evitare Wikipedia, ma che non dovrebbero utilizzare le informazioni che vi trovano se non possono risalire ad una fonte primaria affidabile». Vicenda, però, sgradevole: la carta stampata ne esce affranta dall’ennesimo autogol, Wikipedia ne esce inquinata dall’esperimento di un ragazzo e Maurice Jarre ne esce disturbato proprio mentre quell’ultimo impossibile valzer stava suonando sulla sua dipartita.