Esattamente come avvenuto nel recente passato, ancora una volta Wikipedia torna a rivolgersi ai suoi lettori chiedendo il loro supporto economico per poter continuare a sopravvivere e lo fa, come ormai consuetudine, con un appello direttamente scritto dal suo fondatore Jimmy Wales.
Fin dalla giornata di ieri infatti, aprendo una qualsiasi pagina dell’enciclopedia online, compare in alto un banner con a fianco la foto di Wales in cui si annuncia “l’appello personale del fondatore” di Wikipedia, che per l’occasione scrive ai milioni di lettori:
Google ha quasi un milione di server. Yahoo ha qualcosa come 13.000 dipendenti. Noi abbiamo 679 server e solo 95 dipendenti. Wikipedia è il quinto sito più visitato al mondo e ogni mese viene usato da più di 450 milioni di persone, con miliardi di pagine visualizzate. Il commercio è una cosa buona. Fare pubblicità non è sbagliato. Ma qui, in Wikipedia, è fuori luogo.
Il tema, insomma, è sempre lo stesso: per sopravvivere Wikipedia ha bisogno di soldi, necessari a pagare le infrastrutture e il personale che si occupa di gestire l’enciclopedia, alla cui scrittura e aggiornamento, com’è noto, collaborano milioni di volontari in giro per il mondo. Se questi soldi non arrivano dalle donazioni devono arrivare dalla pubblicità, ma a quel punto il progetto Wikipedia sarebbe snaturato a detta di Wales, che ha fatto dell’indipendenza un aspetto imprescindibile della sua “creatura”.
Nell’appello, Wales aggiunge infatti:
Quando ho fondato Wikipedia, avrei potuto renderla una società redditizia inserendo della pubblicità, ma non è stato così. Abbiamo lavorato sodo per anni per mantenere il sito snello e senza fronzoli ottenendo buoni risultati. Rispettiamo i nostri obiettivi e lasciamo gli interessi ad altri. Se ogni persona che legge questo messaggio donasse 5 euro, basterebbe un solo giorno di donazioni l’anno. Non tutti hanno la possibilità o la volontà di donare, e questo non è un problema. Ogni anno il numero di persone che compie una donazione si rivela sufficiente.
La volontà di Wales di tenere l’enciclopedia libera al di fuori dalle logiche commerciali si conferma quindi anche per quest’anno, con la speranza che, come in passato, almeno una parte dei 450.000 di lettori nel mondo siano disposti a dare un piccolo contributo al progetto e far continuare l’attività di Wikipedia.