Wikipedia è tornata online. La sezione italiana dell’enciclopedia libera ha pertanto fatto un piccolo passo indietro in segno di approvazione per gli emendamenti che stanno per essere apportati al comma 29, dunque la protesta viene parzialmente ritirata. Ma senza abbassare la guardia.
Il messaggio pubblicato dall’enciclopedia è chiaro: «Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al disegno di legge non sono ancora state approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l’approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia». Wikipedia ringrazia chi ha supportato la protesta e ricorda che l’iniziativa è stata posta in essere «esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale». Nessun secondo fine, nessuna strumentalizzazione: semplicemente Wikipedia intende perseguire la propria mission ed intende pertanto combattere affinché anche il contesto giuridico possa consentire il perseguimento dei fini collettivi della community.
In queste ore l’enciclopedia è nuovamente raggiungibile, ma l’avviso rimane in homepage con forte visibilità. Il gruppo è insomma pronto a tornare sulla protesta nel caso in cui qualche meccanismo dovesse incepparsi ed il comma 29 dovesse tornare in auge. L’attenzione sul disegno di legge sulle intercettazioni, insomma, non sfumerà fintanto che l’ufficialità non ne avrà garantita la piena salubrità.