Nel giro di dieci anni, Wikipedia è arrivata ad avere un archivio di ben 18 milioni di pagine tradotte in 279 lingue. È uno dei siti web più popolari a livello globale ed è considerato da molti come un vero e proprio tesoro culturale: un “fenomeno”, come viene definito dal suo fondatore Jimbo Wales, che potrebbe essere candidato a diventare patrimonio dell’Unesco.
L’Unesco ha già assegnato un riconoscimento non solo a cose fisiche, ma anche al flamenco e alla cucina francese, che vengono riconosciuti come patrimonio a livello mondiale. Il riconoscimento viene infatti assegnato anche a idee, movimenti e concetti, e la Wikimedia Foundation, associazione no-profit che ha fondato l’enciclopedia libera online, spera di arrivare a questo ambito obiettivo per vedere consacrata l’attività dei molti volontari all’opera sull’enciclopedia.
È un Wales entusiasta quello che ha dichiarato come «sarebbe uno straordinario riconoscimento per tutte quelle migliaia di persone che hanno lavorato a Wikipedia. E sarebbe anche un segnale di sensibilizzazione nei confronti della libera conoscenza». Wikipedia è nata il 15 gennaio 2001 e nelle versioni inglese, francese e tedesca attualmente conta oltre un milione di voci. L’idea di candidare Wikipedia al riconoscimento mondiale dell’Unesco proviene dalla Germania, Paese in cui i volontari hanno prodotto ben 1,2 milioni di contenuti, secondi solo agli inglesi in termini quantitativi. Quest’anno tra l’altro il sito web si espanderà ed è prevista l’apertura di una nuova sede dell’enciclopedia anche in India.
«L’idea di base è quella di riconoscere che Wikipedia è un incredibile fenomeno culturale che ha trasformato la vita di centinaia di migliaia di persone» ha spiegato Wales: a suo parere, l’enciclopedia online gratuita ha aiutato nell’educazione di persone in tutto il mondo, offrendo una ricchezza di dati, informazioni e contesti. Wikimedia Foundation spera dunque di far guadagnare al suo progetto un posto nella lista più prestigiosa dell’Unesco, la World Heritage List, oppure nella Intangible Cultural Heritage List, ovvero la lista dei patrimoni culturali immateriali.
Niente pubblicità, però: per ora Wikipedia continuerà ad essere finanziata tramite donazioni. Questo perché, spiega Wales, «Wikipedia nasce come una biblioteca, una scuola o una chiesa e non c’è spazio per la pubblicità. Nel caso di un’attività commerciale non ci vedo niente di starno, ma noi siamo una società “no profit” e i nostri contenuti non possono essere indirizzati dagli eventuali inserzionisti. Se accettassimo la pubblicità la nostra immagine nel mondo cambierebbe radicalmente».