Sette regole per riconoscere e usare le fonti in maniera corretta: la ricetta di Wikimedia Italia pensata per compilare una voce dell’enciplopedia online, è buona anche per valutare con attenzione le notizie in cui ci si imbatte, insomma come vaccino contro le fake news.
Per diffondere fin dalle giovani generazioni l’attenzione alle fonti e trasmettere gli altri concetti fondamentali alla base dell’enciclopedia libera, Wikimedia Italia sta portando avanti il progetto “Wikipedia va a scuola” (fino al 12 giugno è possibile sostenere con sms e chiamate al numero 45522), che riguardano un tema molto frequentato nelle discussioni attorno alle bufale e al peso del contributo collettivo, disintermediato, all’informazione. Maurizio Codogno, portavoce di Wikimedia Italia, l’associazione che lavora per la promozione dell’enciclopedia online e dei progetti ad essa collegati, crede sia importante far riflettere gli studenti sul concetto, non immediato, per cui il contributo aperto non corrisponde all’assenza di controllo:
Collaborare per la diffusione del sapere rende una comunità più consapevole di come non tutte le notizie che ci bombardano siano necessariamente vere o presentate in modo neutrale. Inoltre, il confronto serrato ma sincero aiuta a sviluppare lo spirito critico.
Già, ma come si riconosce una fonte attendibile? Non esistono criteri scientifici. Senz’altro il fondatore, Jimmy Wales, ha mostrato con un progetto parallelo di giornalismo crowdfunding, di puntare a un mix di professionalità e pubblico. Ci sono tuttavia, più pragmaticamente, alcuni indizi che possono aiutare a individuare le fonti in maniera corretta (e tutti i mass media mostrano, purtroppo in diverse occasioni, di non osservarle): queste sette regole per riconoscere e usare le fonti in maniera corretta, aiutano a compilare una voce di Wikipedia e a porre attenzione alle notizie in cui ci si imbatte, riconoscendo più facilmente (meglio: meno difficilmente) le fake news.
[nggvideo id=672886]
Le 7 regole di Wikipedia
- Non tutte le fonti sono uguali. Non basta che un lavoro sia una pubblicazione originale per essere affidabile. È dunque importante sapere scegliere le fonti valide.
- Una fonte non è affidabile per tutto: quando esce dal campo in cui è esperta, non ha nessun valore particolare. Un esempio? Un premio Nobel per la fisica che parla di politica.
- Una fonte non è affidabile solo perché ne parlano in tanti, lo è se è apprezzata da tanti esperti in quel campo.
- Una fonte può riportare fatti e opinioni, ma spesso li mischia: quando la si utilizza bisogna distinguerli chiaramente; i fatti restano tali, ma occorre utilizzare solo opinioni di esperti, esplicitandole come tali.
- Se ci sono fonti entrambe valide ma contrastanti, occorre presentarle tutte, ciascuna con uno spazio corrispondente al consenso che hanno. Un’opinione minoritaria deve essere trattata con uno spazio minore di una generalmente condivisa.
- Controllare attentamente i numeri: ogni dato deve avere un riferimento preciso, altrimenti non è da considerare attendibile.
- Attenzione allo stile di scrittura troppo urlato: se un testo è troppo esagerato potrebbe essere indice di scarsa attendibilità, come anche un testo costruito in modo retorico.