L’asta per le frequenze Wimax è giunta alla sesta giornata di rialzi ed i primi nodi iniziano a venire al pettine. I rialzi, infatti, si sono confermati consistenti e dalla gara si sono defilati alcuni nomi altisonanti affievolendo il gruppo in vista della prossima volata.
La gara ha raggiunto a questo punto, stando alle cifre notificate dal sito del Ministero delle Comunicazioni, quota 113 milioni di euro. Recita il comunicato: «Nel corso della giornata si sono svolte sei tornate di rilanci, il cui esito finale è riportato nelle tabelle riassuntive allegate. Alla fine della giornata, la cifra complessiva raggiunta dalla gara è stata pari a euro 113.000.000 circa, con un incremento del 129% rispetto agli iniziali valori della base d’asta. In particolare nella giornata odierna si è registrato un incremento, rispetto all’ultima tornata, di euro 7.000.000 milioni».
Ad oggi ogni singola area risulta ancora essere oggetto della competizione e dunque ogni singolo contesto avrà ulteriori “miglioramenti competitivi” nei prossimi giorni. «Allo stato attuale […] risultano attivi 16 partecipanti, essendosi oggi registrati i ritiri di Elettronica Industriale, Mercurio FVG, Progetto 2». Dietro il nome Elettronica Industriale v’era Mediaset, dunque dopo Fastweb trattasi del secondo importante ritiro prima dell’ultima tornata di rilanci della settimana prevista per oggi.
Da segnalare il fatto che in Sardegna rimangono solo più tre concorrenti in gara, dunque per le prossime ore potrebbe giungere la nomina ufficiale dei primi vincitori aggiudicatari delle licenze sull’isola (Telecom Italia, A.F.T. e ARIADSL). Ancora nebulosa la situazione in molte delle altre aree oggetto del contendere (pdf contenente tutti i dati sullo stato dei fatti dopo la sesta giornata). Venerdì 22 febbraio ore 10.30: si ricomincia.