Wind e 3 Italia, la fusione è stata approvata. L’Antitrust europeo, in leggero anticipo sui tempi, ha dato parere favorevole all’operazione che adesso può proeguire senza più alcun ostacolo. L’annuncio era nell’aria ed a convincere la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, notoriamente scettica sui consolidamenti che possano portare ad una diminuzione della concorrenza, è stata, come noto, la discesa in campo dell’operatore Free di proprietà di Xavier Niel che acquisterà una parte delle torri di trasmissione degli operatori con alcune delle loro frequenze in eccedenza diventando di fatto il quarto operatore italiano in possesso di una rete propria.
Free che ha progetti estremamente ambiziosi per l’Italia tanto da puntare a voler rivoluzionare il mercato interno italiano con tariffe concorrenziali per tagliare rapidamente il traguardo del 10% dell’interno panorama della telefonia mobile italiana. Margrethe Vestager sottolinea, infatti, come il disco verde alla fusione arrivi proprio grazie a Hutchison e VimpelCom che hanno fatto si che sul mercato italiano possa arrivare un nuovo operatore in grado di bilanciare la perdita di un player consentendo, così, di mantenere i prezzi equi e di garantire gli sviluppi nelle reti. La più grande paura dell’Antitrust europeo, infatti, era che un consolidamento portasse ad un aumento dei prezzi delle tariffe ed ad un minore incentivo allo sviluppo nei mercati di riferimento.
Grazie al disco verde dell’Europa, l’iter per la fusione può, adesso, andare avanti. Il nuovo operatore che nascerà da Wind e 3 Italia sarà guidato da Maximo Ibarra, attuale AD di Wind e potrà contare su una base di 31 milioni di clienti nel mobile e 2,8 milioni nel fisso, diventando, così, il primo operatore italiano almeno sotto il profilo del numero dei clienti.
Il nuovo operatore, il cui nome è ancora sconosciuto, potrà godere di importanti risparmi e di nuovi investimenti che li permetteranno di essere maggiormente aggressivo sul mercato.
Piena soddisfazione, ovviamente, dalle parte interessante ma anche dai principali rivali come TIM che dalla fusione si aspetta un mercato migliore rispetto al precedente.