Dopo l’uscita di Jean-Yves Charlier, CEO di Vimpelcom, anche Hutchison Whampoa ha confermato che sono in corso trattative ufficiali per arrivare alla creazione di una joint venture paritaria tra 3 Italia e Wind. La nota del gruppo cinese non si discosta molto nella sostanza da quella russa, tuttavia, per quanto sia espressa cautela sul buon esito delle trattative che dovranno obbligatoriamente raggiungere alcuni obbiettivi primari come le approvazioni societarie e regolamentari necessarie, appare senza ombra di dubbio come i due gruppi siano oggi davvero intenzionati a portare a casa il risultato.
La nota diffusa da Hutchison Whampoa aggiunge, inoltre, anche un importante appunto rivolto agli azionisti, suggerendo cautela riguardo alle azioni del gruppo visto che l’intesa potrà arrivare oppure no. Un appunto con l’invito esplicito di non speculare sulle azioni che suggerisce come nei prossimi mesi potrebbero uscire nuove voci sull’andamento delle trattative che potrebbero destabilizzare il mercato. Trattasi, dunque, di indizi che suggeriscono grandi manovre in atto all’interno di Hutchison Whampoa. I prossimi mesi saranno, dunque, fondamentali per il futuro di Wind e 3 Italia visto che Bloomberg asserisce che l’annuncio della fusione potrebbe arrivare entro tre soli mesi.
Si ricorda, che secondo indiscrezioni, il futuro gruppo di telefonia mobile che nascerebbe dalla fusione tra Wind e 3 Italia dovrebbe essere guidato da Maximo Ibarra, già CEO di Wind e potrebbe contare su 30 milioni di clienti in Italia e circa 6,4 miliardi di euro di ricavi secondo i dati 2014. Numeri che renderebbero il nuovo soggetto il primo operatore italiano di telefonia mobile.