Il matrimonio tra Wind e 3 Italia che porterebbe alla nascita del primo operatore italiano di telefonia mobile, potrebbe essere celebrato già la prossima settimana o comunque entro i primissimi giorni del mese di agosto. L’indiscrezione arriva da Bloomberg che fa sapere che le due aziende starebbero definendo gli ultimissimi dettagli della fusione. In particolare, si starebbe valutando la possibilità di effettuare un aumento di capitale di circa 2 miliardi di euro ma ci sarebbe sul piatto anche l’opzione di portare un nuovo investitore all’interno del nuovo progetto industriale.
Hutchison e Vimpelcom che controllano, rispettivamente, 3 Italia e Wind, starebbero, dunque, definendo i dettagli per quanto riguarda la struttura del nuovo soggetto che diventerebbe il primo operatore italiano potendo contare su circa 30 milioni di clienti con 6,4 miliardi di euro di ricavi. Tra gli ultimi nodi da sciogliere, dunque, la futura struttura azionaria della nascente società. Secondo le più recenti indiscrezioni, il nuovo asset dirigenziale vedrebbe al comando come amministratore delegato Maximo Ibarra, già CEO di Wind. A Vincenzo Novari, che attualmente è al timone di 3 Italia, spetterebbe un posto nel consiglio di amministrazione ed il compito di portavoce degli interessi di Li Ka-Shing, a capo di Hutchison Whampoa.
Se davvero manca così poco all’annuncio della fusione, maggiori dettagli sicuramente non potranno che arrivare già nel corso dei prossimi giorni. Nel frattempo, intanto, c’è chi si fa già avanti per acquisire le torri di trasmissione del nuovo operatore. Inwit sarebbe, infatti, interessata a rilevare le torri delle due compagnie qualora si arrivi davvero alla fusione.