Wind vuole Tiscali. Anzi, vuole 3 Italia. O chissà, potrebbe volerle entrambe. E sulla scia delle dichiarazioni di Naguib Sawiris, proprietario del gruppo Wind, Piazza Affari manda sulle montagne russe i relativi titoli. Tutto inizia ai margini del Forum del Mediterraneo, con il microfono innanzi al magnate egiziano il quale lascia intendere soprattutto un concetto: il proprio gruppo è risanato ed è pronto a dar battaglia ai colossi del settore.
«Alleanza con 3 Italia? Siamo pronti. Ho ottimi rapporti con il proprietario del gruppo Whampoa, Li Ka-shing ed altrettanto con i suoi uomini in Italia. La loro intenzione è di andare avanti soli, se però ritenessero opportuna una fusione con Wind noi saremmo pronti a valutare la possibilità. Quando ho preso il controllo di Wind avevo idee chiare: dovevo evitare di fare concorrenza diretta a colossi come Vodafone e Tim sul loro stesso terreno e dovevo far aumentare il cash flow per ridurre il debito. Adesso siamo pronti ad entrare in una nuova fase quella dei servizi ad alto valore. E la nostra rete di terza generazione ha ormai colmato il gap che aveva verso Tim e Vodafone»: così Sawiris al Corriere della Sera. All’Associated Press le dichiarazioni approfondiscono il discorso facendo capire che l’interesse è chiaro e che, probabilmente, qualche contatto tra le parti possa già esserci stato: «Mi sembra che, a partire dall’amministratore delegato, Vincenzo Novari, abbiano l’intenzione di andare avanti da soli. Posso avere qualche dubbio che ce la facciano ma rispetto la scelta».
«Non ho mai detto che siamo interessati a Tiscali. Ho detto però che se fosse in vendita saremmo pronti a valutare. La gente mi prende molto sul serio, ma dopo queste mie parole il titolo magari scenderà. Siamo felici di quello che abbiamo ma siamo sempre aperti a valutare le nuove opportunità»: così Sawiris al Sole 24 Ore, commentando l’improvvisa ascesa del titolo Tiscali sulla scia del possibile interessamento di Wind al gruppo oggi depurato degli asset inglesi.
Secondo Milano Finanza l’interesse per Tiscali potrebbe sfociare in una quotazione in borsa della Wether Investments, la holding a cui fa capo Wind. Portare la Wether Investments a Piazza Affari permetterebbe di raccogliere la liquidità necessaria per rilevare Tiscali ed un accordo con 3 completerebbe il quadro di un gruppo realmente in grado di competere con il duopolio odierno formatosi tra TIM e Vodafone.
Infine, un commento a proposito della creazione di una società ad hoc per sviluppare la rete di nuova generazione per la banda larga sul territorio italiano: «mi sembra un pasticcio. Ci sono almeno due modi più semplici per raggiungere l’obiettivo: primo distribuire le risorse destinate alla nuova rete direttamente agli operatori. Secondo, lasciare che se ne occupi Telecom Italia assicurando ai concorrenti l’accesso alla rete a un costo ragionevole». Sawiris, insomma, crede più al pragmatismo che non alle parole che si stanno facendo in questa fase. Ed intanto il finanziere egiziano misura il proprio portafoglio per capire fino a che punto potrà fare la voce grossa sul mercato italiano, ove Wind gode ad oggi di circa 19 milioni di utenze attive.