Wind è ufficialmente in mani Russe. Già mesi fa, vi avevamo raccontato dell’operazione condotta tra Naguib Sawiris (ex proprietario di Wind) e la Vimpelcom per la fusione tra Weather Investments (la holding che controlla Wind) e Vimpelcom stessa.
La maxi fusione dal valore di circa 7 miliardi di euro, era però stata osteggiata da Telenor, altro azionista di Wind, che non giudicava opportuna la fusione sia dal punto di vista economico, ma sopratutto dal punto di vista strategico.
Ma la battaglia del si e del no si è giocata nelle ore scorse durante l’assemblea degli azionisti che ha visto trionfare l’assenso alla fusione con il 53,3% dei diritti di voto, ma non con la maggior parte degli azionisti (hanno pesato molto le quote degli azionisti di maggioranza). Nasce così il quinto colosso mondiale delle telecomunicazioni in numeri di clienti, con investimenti in 20 Paesi.
Ma chi c’è dietro Vimplecom? Troviamo qui il miliardario russo Mikhail Fridman, una delle persone più potenti della Russia e molto vicino a Putin. Ed è proprio questo, uno dei motivi per cui Telenor si era opposta alla vendita a Vimplecom. La sensazione dunque è che dietro alla fusione, ci siano più ragioni politiche che ragioni commerciali…