La voce era già nell’aria, ma ci ha pensato un articolo apparso ieri sul quotidiano Milano Finanza a dare la spinta alla notizia.
Wind sarebbe interessata a Tiscali.
Il mercato finanziario è subito andato in subbuglio portando il titolo Tiscali a crescere considerevolmente.
Successivamente sono arrivate le secche smentite prima della Wind e poi di Tiscali, direttamente dalle parole di Renato Soru, principale azionista della società sarda.
Ma cosa c’è di vero dietro questi rumors?
Se facciamo un passo indietro di qualche settimana notiamo come Tiscali faccia gola a molte società di telecomunicazioni che operano nel panorama europeo del mercato della telefonia fissa, mobile e voip.
È noto come anche British Telecom sia interessata alla sezione inglese di Tiscali e la società inglese sarebbe disposta a cedere gli asset italiani di Albacom e I.Net pur di accaparrarsi la divisione inglese della società sarda.
Apprendo dal Sunday Telegraph che anche Vodafone è interessata a Tiscali UK, la filiale anglosassone di Tiscali.
Questo perché la filiale inglese di Tiscali ha un valore di mercato di circa 400 milioni di euro e genererebbe circa il 40% dei ricavi dell’intero gruppo sardo.
È anche noto come Infostrada-Wind sia intenzionata a diventare il maggior competitor di Telecom Italia e per fare questo gli serve una società giovane e vitale come appunto è Tiscali.
Le smentite ci sono, ma è indubbio che il mercato delle acquisizioni che interessano Tiscali si sia messo in moto già da tempo e c’è da giurarci che ne vedremo delle belle.