Spectre e Meltdown hanno agitato i sonni di Intel e di molti produttori di computer. All’inizio dell’anno, infatti, furono scoperte queste due gravi vulnerabilità presenti principalmente sui processori Intel che esponevano i computer a gravi rischi di sicurezza. Eventuali cracker, infatti, attraverso una pagina web appositamente realizzata, avrebbero potuto rubare i dati di un computer. Sebbene non ci fossero mai state prove evidenti di attacchi in cui queste vulnerabilità erano state sfruttate, Intel, i produttori di PC e software house come Microsoft hanno iniziato a lavorare per realizzare dei correttivi.
Il problema delle soluzioni che sono state individuate è che le patch portano ad un calo delle prestazioni dei PC. Per i computer più moderni l’impatto è stato basso, ma per le macchine meno recenti la perdita di performance ha raggiunto anche il 30%. I sistemi cloud di Google, però, non hanno subito alcun rallentamento grazie ad una soluzione studiata ad hoc chiamata Retpoline che permette di risolvere i problemi di Spectre e Meltdown senza impattare o quasi sulle prestazioni. Microsoft, adesso, avrebbe deciso di seguire la strada di Google e, quindi, di utilizzare lo stesso approccio nel proprio sistema operativo. La casa di Redmond, dunque, vorrebbe implementare Retpoline all’interno di Windows 10 19H1, il prossimo grande step funzionale di Windows 10, che arriverà nella primavera del 2019.
Gli Insider che stanno testando le prime build di Windows 10 19H1 dovrebbero già disporre di questa novità. Come spiega Mehmet Iyigun del team di Windows Kernel, il risultato di questo cambiamento per gli utenti finali dovrebbe essere un notevole miglioramento delle prestazioni delle CPU. La perdita di performance, dunque, dovrebbe ridursi davvero a qualcosa di impercettibile. Per chi dispone di un vecchio computer che ha sofferto molto le patch di Spectre e Meltdown, trattasi di una notizia molto positiva anche se per poter disporre di questo miglioramento in termini di prestazioni bisognerà attendere ancora diversi mesi.
Sicuramente se ne saprà di più mano a mano che lo sviluppo di Windows 10 19H1 procederà.