Uno dei più grandi problemi di Windows 10 sono i tempi di aggiornamento, soprattutto quando è necessario installare i major update che arrivano due volte all’anno e che sono piuttosto corposi. Microsoft da tempo sta lavorando per ridurre questo problema ed a partire dal rilascio di Windows 10 Redstone 4, cioè da Spring Creators Update, introdurrà un nuovo metodo di gestione degli aggiornamenti che dovrebbe ridurre i tempi offline dei PC ad appena 30 minuti.
Si tratterebbe di un significativo passo in avanti rispetto ad oggi. Con Windows 10 Creators Update, il tempo medio necessario per l’aggiornamento era di 82 minuti che è sceso a 51 minuti con l’attuale Fall Creators Update. Microsoft specifica chiaramente cosa intende per tempi offline ed online. Con il termine offline intende il periodo in cui il PC è inutilizzabile e finalizza la fase di installazione. Il periodo online è quello in cui il PC scarica l’aggiornamento ed effettua tutte le fasi di preparazione dell’update. Per arrivare al traguardo dei 30 minuti offline, il gigante del software ha deciso di modificare la fase di installazione online, allungandola.
In buona sostanza, per ridurre al minimo i disagi dovuti all’aggiornamento, Windows 10 effettuerà più operazioni quando ancora il PC è utilizzabile. Nello specifico, adesso, nella fase online il sistema operativo preparerà la migrazione dei dati degli utenti e caricherà il nuovo sistema operativo all’interno di una directory temporanea.
Questa modifica nella gestione degli aggiornamenti dovrebbe rendere l’installazione dei major update di Windows 10 molto più rapida o comunque meno fastidiosa visto che i tempi di inutilizzo dei PC caleranno drasticamente.
Tutto questo sulla carta, almeno, in quanto la fase di preparazione, soprattutto sui PC meno performanti, potrebbe comunque ridurre l’usabilità dei PC sino al termine dell’installazione. In ogni caso, trattasi di una novità importante che va nella direzione di accontentare le richieste degli utenti.