Windows 10 sarà un sistema operativo molto diverso da Windows 8.1, non solo perché offrirà finalmente un’esperienza d’uso ottimale su qualsiasi dispositivo, ma anche perché la versione finale verrà sviluppata con l’aiuto degli utenti. La Technical Preview, rilasciata all’inizio di ottobre, prevede infatti l’iscrizione al programma Windows Insider, attraverso il quale è possibile inviare feedback a Microsoft. L’azienda di Redmond ha inoltre aperto il sito Windows UserVoice dove si possono votare le funzionalità preferite.
Solitamente, Microsoft assegna la priorità ai suggerimenti che riguardano feature “universali”, ovvero che possono interessare tutti gli utenti di Windows 10. Ma le prime tre richieste hanno raggiunto un numero talmente elevato di voti che non potranno essere scartate, nonostante siano riservate solo ad un gruppo limitato di persone. Si tratta del calendario persiano, dell’accesso a Windows Store dall’Iran e del supporto per la lingua persiana in Cortana. Il suggerimento successivo riguarda invece File Explorer. Gli utenti chiedono di aggiungere le schede simili a quelle dei browser, in modo tale da aprire più cartelle nella stessa finestra (oggi possibile solo con software di terze parti, come QTTabBar) e visualizzare due schede side-by-side.
Microsoft non ha ancora specificato se l’upgrade a Windows 10 sarà gratuito. Molti utenti sperano che questa possibilità venga riservata almeno a coloro che hanno acquistato una licenza consumer di Windows 8/8.1. La successiva richiesta, invece, potrebbe evitare grattacapi ed eliminare problemi di compatibilità. Windows Update dovrebbe diventare l’unico hub per la distribuzione dei driver. Nelle build preliminari di Windows 10 è già inclusa una sezione Impostazioni PC migliore rispetto a quella di Windows 8.1, ma molte persone vogliono la totale fusione con il Pannello di controllo per evitare voci ridondanti.
Tra le numerose richieste ci sono anche il supporto nativo per i file .rar, .7z e .bz2, la sostituzione di tutte le icone, il miglioramento di Notepad e la riprogettazione delle procedure di installazione/disinstallazione dei software. Quest’ultima funzionalità consentirebbe di “ripulire” completamente il sistema operativo, senza lasciare file e chiavi nel registro delle applicazioni eliminate.