Microsoft, nella giornata di ieri, ha riavviato il rollout di Windows 10 October 2018 Update dopo il lungo stop dovuto alla scoperta di alcuni importanti bug. Contestualmente alla ripresa della distribuzione dell’aggiornamento funzionale di Windows 10, Michael Fortin di Microsoft ha condiviso un post sul blog ufficiale della società in cui viene evidenziato l’impegno della casa di Redmond a garantire la qualità degli aggiornamenti di Windows 10 da questo momento in avanti.
Il Corporate Vice President di Windows ha sottolineato anche che quanto accaduto abbia lasciato un profondo segno all’interno della società visto che è la prima volta che accade un fatto del genere da quando il sistema operativo adotta l’approccio “Windows as a Service“. I problemi di Windows 10 October 2018 Update hanno, dunque, spinto Microsoft a iniziare a riflettere maggiormente sul lavoro che svolge per sviluppare, testare e convalidare un aggiornamento prima di proporlo ai suoi utenti. Michael Fortin sottolinea anche come Windows sia un sistema complesso da testare, poiché non tutte le macchine sono uguali e i componenti come driver e software variano enormemente all’interno degli oltre 700 milioni di PC che oggi adottano Windows 10.
Testare tutto per bene non è, quindi, un compito facile visto che le combinazioni di hardware e software delle macchine che eseguono Windows 10 sono milioni. Microsoft promette maggiore trasparenza su come lavorerà per migliorare la qualità di Windows 10. I post sul blog saranno un primo approccio che la società utilizzerà per informare sul lavoro che sta svolgendo per sviluppare il sistema operativo. Un lavoro che di recente ha subito diverse critiche a seguito di alcune scelte di Microsoft di licenziare molti dei suoi Software Test Engineer che testavano la qualità del sistema operativo favorendo, invece, le attività degli Insider.
Fortin ha poi spiegato il grande lavoro interno di sviluppo e di verifica delle build che vengono poi girate agli insider che hanno il compito di offrire alla società il più alto numero possibile di feedback. Quando Microsoft ritiene che una build sia sufficientemente matura inizia il suo rollout che, però, avviene a scaglioni. Grazie ad un sistema di intelligenza artificiale, le build vengono progressivamente offerte alle macchine su cui la società ha più feedback e che, quindi, non dovrebbero presentare problemi di funzionamento. Se Microsoft rileva che una macchina può avere un problema con l’update, l’aggiornamento non viene distribuito sino a che il bug non viene risolto.
La casa di Redmond, dunque, monitora in tempo reale la distribuzione degli update per fare in modo che tutti possano disporre della migliore esperienza d’aggiornamento possibile. Un lavoro certosino che sino ad oggi ha permesso di migliorare costantemente la qualità di Windows 10 come evidenziano tutti gli ultimi indicatori.
Tuttavia, Michael Fortin promette che la società lavorerà ancora più duramente per prevenire problemi e rispondere rapidamente a quelli che dovessero emergere. In futuro, dunque, gli aggiornamenti di Windows 10 dovrebbero essere di maggiore qualità. Questo non significa la totale eliminazione di eventuali bug ma almeno la rimozione di quelli pericolosi. Sembra, dunque, che Microsoft abbia capito che non occorre rilasciare ogni 6 mesi tantissime novità quanto piuttosto lavorare per affinarle e ripulire il codice dai maggiori problemi.