Windows 10 sembra non crescere più. Poco più di un mese fa, Microsoft aveva annunciato che il suo nuovo sistema operativo era presente su 400 milioni di dispositivi, un dato molto significativo visto che a maggio scorso questa asticella era di 100 milioni più bassa. Tuttavia, la corsa di Windows 10 è cambiata drasticamente con lo stop della promozione che permetteva agli utenti Windows 7 e Windows 8/8.1 di poter passare gratuitamente alla nuova piattaforma. A settembre, infatti, le quote di mercato di Windows 10 mostrarono il primo stop con un calo dal 22,99% al 22,53%.
Secondo Netmarketshare, ad ottobre la situazione è leggermente migliorata con Windows 10 che è risalito al 22,59%, con un guadagno, però, modestissimo rispetto al mese precedente, segno che le quote del nuovo sistema operativo di Microsoft sembrano essersi stabilizzate. Secondo l’ultimo report, Windows 7 continua ad essere il sistema operativo della casa di Redmond più diffuso con il 48,38%. Windows 8.1 scalza Windows XP dal terzo gradino del podio. Il vecchio ma glorioso sistema operativo di Microsoft continua, dunque, a perdere inesorabilmente terreno anche se è ancora presente nell’8,27% dei PC. Ai sistemi operativi rivali non rimangono che le briciole con Mac OS X 10.11 al 2,74% e Linux al 2.18%.
Il dato importante dell’ultima analisi di Netmarketshare è la stagnazione della crescita di Windows 10. Con la fine degli upgrade gratuiti gli utenti sembrano non più interessati ad effettuare la migrazione al nuovo sistema operativo. Tuttavia, la casa di Redmond sta lavorando moltissimo per convincere gli utenti ad abbracciare la nuova piattaforma che sta, comunque, convincendo. La prossima primavera, per esempio, arriverà Windows 10 Creators Update che porterà moltissime novità soprattutto in ambiente grafico con il supporto al 3D.
Tuttavia, l’obiettivo del miliardo di dispositivi Windows 10 sembra essere sempre più lontano alla luce di questi dati.