Microsoft ha aggiornato l’elenco delle funzionalità che verranno rimosse da Windows 10 Fall Creators Update. Una di esse sarà il supporto per ReFS, il nuovo file system introdotto con Windows 8 e offerto come alternativa al noto NTFS in Windows 10 Pro. La decisione è ovviamente correlata al recente annuncio di Windows 10 Pro for Workstations, l’edizione del sistema operativo per server.
ReFS (Resilient File System) è derivato da NTFS, ma offre una maggiore sicurezza e prestazioni superiori, grazie al checksum che evita la corruzione dei dati, alla possibilità di recuperare i file danneggiati e al numero minore di operazioni I/O. Il file system non può essere utilizzato per le partizioni di boot, ma solo per lo storage, ad esempio per creare volumi su Storage Spaces (Spazi di archiviazione). Dopo aver installato Fall Creators Update non sarà più possibile la creazione dei volumi su Windows 10 Pro, ma solo la scrittura e la lettura, come sulle altre edizioni del sistema operativo.
Tutte le caratteristiche di ReFS potranno essere sfruttate solo con Windows 10 Enterprise (disponibile solo agli utenti con licenze a volume) e appunto Windows 10 for Workstations. Quest’ultimo è indirizzato a PC aziendali con più processori (fino a quattro), enormi quantità di RAM (fino a 6 TB) e soprattutto storage di grandi dimensioni, per il quale l’uso del nuovo file system si rivela particolarmente adatto.