Una parte del codice sorgente di Windows 10 è stata pubblicata online nello scorso finse settimana. I file relativi di alcune porzioni del sistema operativo Windows 10 (stack USB e Wi-Fi, driver per lo storage ed il Codice kernel OneCore per piattaforma ARM.) sono state inviati al sito Beta Archive, un sito gestito da appassionati che tiene traccia delle versioni di Windows e che chiede ai membri di donare denaro o di contribuire con qualcosa di relativo a Windows se vogliono accedere ad un FTP privato pieno di vecchie build del sistema operativo di Microsoft.
La parte del codice sorgente di Windows 10 è stata, dunque, pubblicata nell’FTP di Beta Archive e fa parte del Shared Source Kit di Microsoft. Un portavoce della casa di Redmond ha confermato che questi file sono relativi al codice sorgente del Shared Source Kit a cui i produttori OEM hanno normalmente accesso. Secondo The Register che ha diffuso la notizia, la quantità di dati trafugata sarebbe pari a 32GB. Questi dati sembra che siano stati sottratti a Microsoft nello scorso mese di marzo. Il furto dei dati rappresenta sicuramente una situazione imbarazzante per la casa di Redmond che sino ad ora era risucita ad evitare situazioni analoghe grazie al programma Insider dove appassionati e power user possono mettere le mani con anticipo a molte novità del sistema operativo. Nei dati sottratti ci sarebbero anche alcune build di Windows 10 Creators Update ed alcune immagini di Windows 10 per dispositivi ARM.
Andrew Whyman, proprietario di Beta Archive, ha sottolineato come i dati del codice sorgente fossero di 1.2GB e che sono stati tutti cancellati per iniziativa loro e non per pressioni da parte di Microsoft. Curiosamente questo fatto arriva a solo due giorni dalla notizia che due uomini sono stati arrestati nel Regno Unito come parte di un’inchiesta sull’accesso non autorizzato alla rete di Microsoft.
I detective hanno arrestato un uomo di 22 anni del Lincolnshire ed un uomo di 25 anni di Bracknell. The Verge evidenzia come entrambi gli uomini siano stati coinvolti nella raccolta dei dati di Windows 10 e che almeno uno di loro è il “donatore” al sito di Beta Archive.
Non è chiaro se gli arresti siano direttamente collegati alla perdita del codice sorgente, ma Microsoft è evidentemente preoccupata per alcune potenziali intrusioni nelle sue reti da parte di persone terze. I presunti reati si sono verificati tra gennaio e marzo ed una grande quantità di build riservate di Windows 10 erano state scoperte in Beta Archive il 24 marzo.
Per gli utenti Windows, comunque, non ci sarebbero problemi di sicurezza derivanti da questa perdita di dati proprio perché trattasi di file normalmente condivisi da tempo con tutti i partner.