Microsoft, la scorsa settimana, aveva rilasciato agli iscritti al programma Windows Insider la build 11099 di Windows 10 Redstone. Build, che come ampiamente evidenziato dalla casa di Redmond, focalizzava la sua attenzione apportando miglioramenti strutturali a OneCore, sostanzialmente il cuore del sistema operativo, senza introdurre novità tangibili che, invece, gli Insider si aspettavano.
Un nuovo report aggiunge ulteriori dettagli alla roadmap dello sviluppo di Windows 10 Redstone, facendo chiarezza sulla strada che Microsoft intende intraprendere. Oltre a concentrarsi su OneCore, la casa di Redmond starebbe lavorando anche ad alcune modifiche che le permetterebbero di compilare con maggiore rapidità nuove build del sistema operativo. Obiettivo, quello di rendere più rapido l’inserimento di nuove funzionalità e consentire contestualmente ai tester di scoprire con maggiore facilità bug e problemi. Il risultato di questo importante lavoro di sviluppo potrebbe essere un certo ritardo nella tabella di marcia in precedenza prevista.
In altri termini, al momento del suo rilascio pubblico previsto per la prossima estate (giugno/luglio), Windows 10 Redstone potrebbe non includere tutte quelle nuove funzionalità inizialmente preventivate. Un ritardo che, però, dovrebbe essere colato in autunno quando Microsoft prevede di rilasciare il secondo step evolutivo di Windows 10 Redstone.
Report che sostanzialmente confermerebbe quando già confermato da Microsoft e cioè che ci vorranno ancora diversi rilasci di nuove build di Windows 10 prima che siano effettivamente implementate le prime novità.
Difficile, oggi, capire quali saranno le novità che arriveranno nella prima ondata di Windows 10 Redstone e quali nella seconda ma si ricorda che tra le funzionalità più attese ci sono le estensioni per il browser Microsoft Edge. Sicuramente, in tal senso se ne saprà di più nel corso dei prossimi mesi.
Sebbene questa scelta di Microsoft potrebbe portare a dei ritardi nello sviluppo della piattaforma, va tuttavia lodata la volontà della società di rendere più snello e semplice il lavoro dei tester per l’individuazione dei bug. Del resto, trattasi di uno step importante per poter offrire agli utenti una piattaforma il più possibile perfetta in grado, cioè, di offrire la migliore esperienza d’uso possibile.