Recenti indiscrezioni avevano evidenziato come Windows 10 Redstone avrebbe debuttato in due ondate distinte, una a giugno 2016 ed una nel corso della primavera del 2017. Trattasi di una tempistica che evidenzia un certo ritardo nella tabella di marcia di Microsoft nello sviluppo del prossimo importante aggiornamento di Windows 10 rispetto a quanto speculato in precedenza. Originariamente, infatti, Redstone avrebbe dovuto arrivare a giugno con la seconda ondata già nel primo autunno del 2016.
Un ritardo che fonti di Zdnet confermano ma che soprattutto argomentano. Questo cambio di strategia della casa di Redmond sarebbe, infatti, da ricercarsi nella volontà di far coincidere il debutto dell’aggiornamento con il lancio di una nuova serie di dispositivi Windows 10 di Microsoft. La strategia di Redmond, a questo punto, apparirebbe abbastanza coerente con la sua nuova strategia di mettere la persona al centro per offrire sempre la migliore esperienza d’uso possibile. Gli ultimi prodotti hardware Microsoft come il Surface Pro 4 o il Lumia 950 sfruttano alcune funzionalità esclusive di Windows 10 e questo rapporto sempre più stretto tra hardware e software potrebbe aver portato Microsoft a voler far coincidere il nuovo hardware con il rilascio di un nuovo aggiornamento software in grado di supportare tutte le novità tecniche che saranno introdotte il prossimo anno.
Inoltre, quest’anno, il debutto dei nuovi Surface Pro 4 e Surface Book è stato un po’ tribolato a causa di alcuni problemi software ed è possibile che Microsoft voglia concedersi un po’ più i tempo per affinare l’hardware ed il software per prevenire eventuali contrattempi che andrebbero a penalizzare l’esperienza d’uso degli utenti.
Tuttavia, Microsoft non ha mai annunciato nessuna timeline specifica di Redstone e quindi i piani di sviluppo del nuovo aggiornamento di Windows 10 sono ancora suscettibili di modifiche.
Forse, a Build 2016, la conferenza degli sviluppatori che partirà il 30 marzo a San Francisco, Microsoft condividerà qualche dettaglio aggiuntivo.
Curiosamente, se davvero la casa di Redmond ha deciso di posticipare al 2017 la seconda ondata di Windows 10 Redstone per attendere il debutto di nuovi terminali, è immaginabile che sino ad allora l’azienda non intenda presentare nuovi Surface, almeno nuovi modelli basati sulla prossima generazione di hardware.