La versione RTM di Windows 10 non esiste, almeno non nel senso classico della definizione. Normalmente si è soliti intendere la versione RTM (Release To Manifacturing) come la versione definitiva di un software, quella sostanzialmente che poi è distribuita agli utenti. Per lungo tempo si è pensato che la build 10240 di Windows 10 fosse la release RTM ma in realtà non è così, o meglio trattasi della versione che sarà distribuita a partner ed utenti il 29 luglio ma non può essere chiamata RTM.
Come spiega bene il giornalista Paul Thurrott, in un lungo articolo, Windows 10 nasce come “servizio”, cioè per essere un sistema operativo in costante sviluppo in grado di ricevere frequenti aggiornamenti dalla casa di Redmond non appena pronti. Dunque, in precedenza, gli utenti erano abituati a ricevere un prodotto fatto e finito, mentre adesso con Windows 10 ogni elemento che contiene il sistema operativo sarà sempre in continuo sviluppo. Si pensi, per esempio, alle applicazioni universali che compongono l’ecosistema di Windows 10 e che essendo slegate dal sistema operativo riceveranno aggiornamenti direttamente attraverso Windows Update e dunque disporranno “di una vita propria ed indipendente” con uno sviluppo separato dal resto del sistema operativo.
In estrema sintesi, la build 10240 è nella sostanza la build finale di Windows 10 che è stata consegnata agli OEM e che sarà distribuita agli utenti a partire dal 29 luglio ma non può essere considerata una “classica” versione RTM perché già dal giorno successivo gli utenti potranno iniziare a ricevere aggiornamenti che faranno fare un passo in avanti a Windows 10.
Si ricorda, che la distribuzione di Windows 10 inizierà il 29 luglio. I primi a ricevere il nuovo sistema operativo saranno i membri del programma Windows Insider e poi, a scaglioni, tutti coloro che per tempo hanno prenotato l’aggiornamento.