Windows Server 2008 è stato presentato al pubblico gradualmente, nel corso degli ultimi cinque anni. Adesso che il velo è stato tolto, è possibile dare uno sguardo al prodotto finito e installato nelle realtà lavorative.
Windows Server 2008 è un concentrato di innovazioni, e probabilmente cerca di portare nel mondo Windows quelle caratteristiche di Unix che piacciono agli amministratori. A partire dal processo di sviluppo che ha coinvolto profondamente il pubblico, rendendo WS2008 un prodotto nato dal dialogo tra il più grande sviluppatore di software al mondo, e i suoi utenti.
A mio avviso, è un passo decisivo che deve essere portato avanti, ampliato, e dovrebbe arrivare anche a prodotti non business. Forse lo stesso Windows Vista sarebbe un po’ diverso se fosse stato concepito in questo modo…
L’installazione è già una piccola rivoluzione. Prende da Windows Vista l’interfaccia e la rapidità (20 minuti in tutto). Una novità importante è la possibilità di installare una versione minimale, priva dell’interfaccia grafica. Finalmente Microsoft toglie quest’orpello che, pur aiutando i sistemisti meno esperti, davvero è inspiegabile in un server. Anche l’attivazione è mutuata da Windows Vista.
Durante l’installazione non viene chiesta la password dell’amministratore (altro aspetto positivo), ma viene chiesto di impostarla al primo avvio. Dopo aver settato la password troviamo un “Welcome center” che permette di configurare in tutta semplicità il nuovo server.
La configurazione dei servizi è stata semplificata, anzi, tutto l’ambiente è snellito e semplificato, a partire dal numero di icone nel menu start!
In Vista la velocità di copia dei file è stato un problema per alcuni utenti. Il protocollo usato per la copia fra computer Windows (SMB) è nato 15 anni or sono, ai tempi di Windows 3.11 per WorkGroup. Oggi la nuova versione 2.0 porta il protocollo al passo con i tempi (delle LAN Gigabit!).
Quella che per me è la novità più interessante è l’introduzione di un ambiente di virtualizzazione, diretto discendente di Microsoft Virtual Server 2005. Sfruttando i processori VT a 64 bit è possibile avere più macchine virtuali al lavoro nel server.
Altra novità è l’accoglienza da parte del mercato: la diffidenza nei confronti di Vista è un lontano ricordo. A quanto pare Microsoft sta per riprendere a sviluppare sistemi operativi in grado di soddisfare i propri utenti. Il lavoro di feedback ha dato i suoi frutti.