Windows compie 30 anni. La rivoluzione targata Microsoft e Bill Gates iniziò esattamente il 20 novembre del 1985 quando un nuovo sistema operativo caratterizzato dall’uso delle finestre, da cui il nome Windows, succedette a MS-DOS. Questa data è particolarmente importante per il mondo dell’informatica perché senza l’avvento di Windows, oggi il mondo dell’high tech sarebbe probabilmente profondamente diverso.
I pilastri di base su cui si fondava il primo Windows sono ancora oggi evidenti in Windows 10. Icone, finestre di dialogo, menu a discesa, il blocco note e tanti altri elementi che fecero la loro comparsa 30 anni fa sono ancora oggi tutti presenti nell’ultima declinazione del sistema operativo della casa di Redmond. Il primo Windows ha posto le basi anche per l’utilizzo moderno nel mouse sui computer, un accessorio ancora oggi indispensabile su ogni dispositivo. Windows infatti utilizzò il mouse per compiere azioni complesse come spostare il puntatore all’interno dello schermo, avviare applicazioni e tanto altro ancora.
Il mouse ha, infatti, cambiato radicalmente il modo di utilizzare il computer anche se all’inizio non fu accolto benissimo visto che molti utenti si lamentavano che l’utilizzo di questa periferica toglieva importanza alla tastiera. Forse la prima versione di Windows non ha avuto il successo sperato ma ha sicuramente contribuito a quella “battaglia” con Apple ed IBM che ha consentito di portare velocemente i computer alle masse.
Nel 1985, Windows 1.0 richiedeva appena due floppy disk, 256 kilobytes di memoria ed una semplice scheda grafica. Nel caso gli utenti avessero voluto eseguire più programmi era richiesto un PC con almeno 512 kilobytes di memoria. Specifiche che oggi fanno sorridere visto che con quella dotazione hardware oggi sarebbe impossibile effettuare alcuna operazione. Ma allora erano più che sufficienti.
Rispetto ad Apple che allora si stava concentrando su una combinazione hardware/software di prodotti, Microsoft decise di focalizzare la sua attenzione sul software e sulle applicazioni creando un ecosistema software a basso costo che potesse adattarsi all’hardware di IBM. In poco tempo, Windows guadagnò il consenso degli sviluppatori ed i produttori di PC abbracciarono rapidamente questa nuova piattaforma.
Questo approccio di offrire un sistema operativo per i produttori di hardware è un modello che ancora oggi è seguito con successo dalla casa di Redmond e che ha permesso a Windows di diventare rapidamente il sistema operativo più diffuso in assoluto.
Windows ha saputo dominare il mondo dell’informatica per ben 30 anni e nessun altro competitors ha saputo nemmeno lontanamente avvicinarsi ai suoi numeri. Microsoft, nel corso del tempo, ha saputo migliorare ed ottimizzare il suo sistema operativo e adesso con il lancio dei servizi cloud, Windows è diventato una piattaforma estremamente flessibile non solo per gli utenti consumer ma anche per quelli business.
Windows 10, il futuro di Windows
Il futuro di Windows si chiama adesso Windows 10, la nuova piattaforma nata da un’idea del suo CEO Satya Nadella, che si prefigge l’obiettivo di portare Windows ad un’altro livello, offrendo cioè una piattaforma flessibile che possa funzionare su ogni dispositivo. Un sistema operativo costantemente work in progress che possa adattarsi perfettamente nel tempo a tutte le esigenze degli utenti. I prossimi 30 anni di Microsoft saranno ben differenti ma vedranno sempre la casa di Redmond in prima linea con l’obiettivo di innovare il mondo e gli usi degli utenti.