Qualche giorno fa Microsoft ha bloccato ufficialmente gli aggiornamenti per i PC che eseguono Windows 7 e Windows 8.1 sui processori di ultima generazione (come Kaby Lake per esempio). Questo significa che su questi computer non arriverà più nessun tipo di aggiornamento, nemmeno quelli legati alla sicurezza che ogni mese la casa di Redmond è solita distribuire. Se sino ad oggi l’unica possibilità per risolvere il problema fosse passare a Windows 10, per chi volesse, comunque, continuare ad utilizzare una delle vecchie piattaforme di Microsoft, arriva da GitHub una patch che va a ripristinare gli aggiornamenti.
Questa patch va a modificare un file dll di Windows che sostanzialmente permette di ingannare il controllo di Microsoft facendo credere che i computer dispongano di processori differenti. In questo modo sarebbe possibile nuovamente tornare a disporre degli aggiornamenti. Per ottenere questa patch è stato effettuato un lavoro di reverse engineering sull’aggiornamento KB4012218 rilasciato nello scorso Patch Tuesday. All’interno sono stati trovate le due funzioni responsabili del blocco degli aggiornamenti. La patch proposta, dunque, permette di ingannare queste funzioni facendo pensare che il PC sia dotato di ben altri processori.
Il trucco funziona bene ma trattasi pur sempre di una soluzione non ufficiale con tutti i rischi del caso ed è quindi da utilizzarsi solo a proprio rischio e pericolo. Inoltre, Microsoft potrebbe decidere di voler aggirare questo trucco e quindi in uno dei prossimi aggiornamenti renderlo inefficace. Dunque è possibile che in futuro sia necessario utilizzare una nuova patch per poter tornare a fruire degli aggiornamenti.
La soluzione più sicura, l’unica ufficiale, rimane sempre quella di passare ad utilizzare Windows 10.