L’autunno 2009 si prospetta acceso per quanto riguarda l’eterna lotta tra sistemi operativi. Con il susseguirsi di rumor sull’uscita di Snow Leopard e Windows 7, sia la Microsoft che la Apple (e i rispettivi fan boy) hanno affilato le armi. Entrambi i sistemi operativi hanno introdotto migliorie soprattutto a livello di prestazioni cercando di sfruttare in maniera più efficiente l’hardware.
Per quanto riguarda Snow Leopard le novità principali sotto questo aspetto sono due: Grand Central Dispatch e OpenCL. Il primo si occupa di ottimizzare l’esecuzione dei programmi in modo da sfruttare al massimo le CPU dual core e togliendo così l’onere ai programmatori di ottimizzare il proprio codice permettendo la stesura di programmi più comprensibili e di facile gestione. Open CL invece sfrutta la potenza delle moderne GPU per accelerare alcune funzioni (in particolare quelle di elaborazione video) delle applicazioni e del sistema operativo.
Windows 7 anche sembra essere molto più veloce rispetto a Vista nei tempi di avvio, di chiusura e come tempi di risposta. Con il nuovo sistema operativo la casa di Redmond ha migliorato il supporto per le CPU multi-core e, con l’introduzione delle DirectX 11, sarà possibile sfruttare la potenza delle moderne schede video per avere una spinta prestazionale aggiuntiva. Entrambi i sistemi supportano i processori a 64 bit, in particolare con Snow Leopard è stato migliorato significativamente il supporto per le CPU 64 bit.
A livello di interfaccia entrambi i sistemi hanno apportato miglioramenti significativi. Nel caso del felino di Cupertino le novità sono più che altro un affinamento dell’interfaccia utente di Leopard, introducendo novità principalmente a livello di usabilità, come ad esempio gli Stacks navigabili e la nuova versione di Safari che introduce la navigazione stile iTunes per i bookmark e per la cronologia. La novità più succosa è Quicktime X che vanta un’interfaccia completamente ridisegnata oltre al supporto per l’accelerazione hardware e l’editing stile iPhone.
Le novità introdotte in Windows 7 si concentrano per la maggior parte sulla nuova taskbar che sfoggia le anteprime delle finestre presenti e nuovi menu contestuali per le operazioni più comuni associate alle applicazioni. Introdotti anche molti miglioramenti a livello di usabilità, come Aero Shake che permette di ridurre ad icona tutte le le finestre tranne quella attiva semplicemente “scuotendo” la finestra con il mouse. In generale la nuova interfaccia sembra più pulita e razionale rispetto a quella di Vista.
A livello di network è stata introdotta una nuova funzione grazie alla quale un Mac dormiente può risvegliarsi solo quando c’è una richiesta per dei file condivisi per poi tornare in stato di sleep. Nel sistema di Redmond, invece, è stata introdotta la funzione HomeGroup che permette di semplificare la condivisione di file in reti casalinghe.
In conclusione quindi, per ora, non si vede un vero vincitore. Più che altro ogni sistema operativo sta proseguendo per la proprio strada, migliorando sempre di più le prestazioni e le funzionalità. La scelta tra i due dovrebbe basarsi più che altro su esigenze e gusti personali. Non va dimenticato che ad ottobre uscirà anche la nuova versione di Ubuntu, Karmic Koala, che introdurrà funzionalità molto interessanti e avrà il non trascurabile pregio di essere completamente gratuita rispetto ai 29 ? per aggiornare a Snow Leopard e ai 119 $ per l’edizione aggiornamento di Windows 7 Home Premium.