Parliamo ormai da tanto di Windows 7, di quello che vorremmo, di quello che crediamo e non crediamo che ci sarà.
Dal video del WinHEC possiamo intanto vedere quali sono i miglioramenti che già risultano reali rispetto a Vista, dai test condotti e presentati dalla Microsoft durante la prima giornata.
Prima di tutto, poco prima del 10° minuto del video, possiamo ascoltare John DeVaan, Senior Vice President della divisione Core OS della Microsoft Corporation, chiedere con decisione agli ingegneri hardware di adoperarsi per far sì che con Windows 7 non si ripeta il ritardo con cui per Vista sono stati aggiornati software e driver. Del resto, prosegue DeVaan, il software che gira su Vista dovrebbe girare senza problemi su Seven, per cui la strada è già spianata.
Verso il 15° minuto del video, DeVaan comincia a mostrare cosa in Seven sarà concretamente un miglioramento rispetto a Vista.
Possiamo vedere che Windows 7, grazie anche al miglioramento del kernel, ha un tempo di avvio leggermente più rapido rispetto a Vista (nel video viene detto “several seconds” cioè diversi secondi, ma per quanto vediamo dal loro esempio si tratta di pochi istanti), perché sono meno i servizi che vengono avviati automaticamente ed è migliorata l’esecuzione parallela. Anche gli avvisi sonori sono stati cambiati per ottimizzare il boot, diminuendo la pressione per l’I/O e la memoria.
Il General Manager della squadra di Windows Planning and PC Ecosystems, Mike Angiulo, mostra poi al 16° minuto del video un’altra miglioria importante rispetto a Vista cioè come, grazie ad un buffer duplicato, cresca meno velocemente il consumo di memoria in dipendenza dal numero di finestre aperte.
Dopo aver parlato dell’accelerazione grafica e di come Windows 7 sia in grado di sfruttare pienamente la potenza della CPU, Angiulo ci fa riflettere sull’importanza del risparmio di energia per i laptop: Windows 7 dovrebbe essere in grado di aumentare la durata della batteria di minimo 20 minuti per la visione di un film in DVD (1 ora sulla macchina testata nel video).
Naturalmente, essendo appena partita la fase di test pubblici, quanto esposto è limitato al confronto di Vista e Windows 7 su uno stesso sistema, senza analizzare la diversità di prestazioni che può essere, specialmente per alcune operazioni, fortemente dipendente dall’HW utilizzato.
Un tool completamente nuovo, presentato verso il 24° minuto del video, permetterà di gestire nei minimi particolari il risparmio di energia. Ad esempio, il SO sarà in grado, dopo l’avviso di carica bassa della batteria, di valutare la potenza del segnale della connessione wireless e mantenerla solo se il livello è accettabile, evitando il continuo agganciarsi e sganciarsi, che consuma CPU ed energia.
Verso il 47° minuto Mike Angiulo e Steven Sinofski (Vice Presidente Senior del Windows and Windows Live Engineering Group) ci fanno vedere come Windows 7 interagisce con le periferiche. Non si tratta solo di un’innovazione dal punto di vista tecnico e del riconoscimento più immediato (si può configurare una periferica Bluetooth in pochi secondi), ma anche dell’introduzione di funzionalità a prima vista superficiali, ma che possono rendere molto più facile la gestione di sistemi, specialmente quando vi sono collegate tante periferiche in contemporanea.
Parliamo ad esempio della possibilità di visualizzare le periferiche multifunzione (ad esempio stampante, scanner e fax, oppure uno smartphone con funzioni di lettore MP3, fotocamera ecc) come effettivamente sono, cioè un’unica macchina, mentre attualmente su Vista sono frammentate con diverse applicazioni e driver.
Oppure parliamo della possibilità di visualizzare nella finestra “Devices and printers” (cioè “periferiche e stampanti”) ogni periferica con un’immagine che la rappresenta come appare. Questo significa che se ad esempio abbiamo collegato diverse pen-drive al nostro PC, potremo riconoscerle a occhio per cliccarci ed entrarci, anziché far riferimento alle lettere del drive o impostare un nome che poi difficilmente potrà essere ricordato.
Inoltre per ogni periferica si avrà immediato accesso alle applicazioni per usarla, senza doversi barcamenare tra i menu.
Tutte queste funzionalità saranno gestite non attraverso aggiornamenti di driver, ma tramite dei pacchetti che i produttori potranno inserire nei propri siti Web e che Windows 7 troverà da solo.
Windows 7 è concepito anche per fare da punto di accesso per la digital home, ovvero permette di creare una rete che collega in modo sicuro, tramite un veloce pairing iniziale, le varie periferiche (con e senza fili) della propria casa: stampanti, scanner e HD ma anche lettori MP3, cellulari, media center, console di gioco e tra poco anche TV e impianti audio, che potranno essere accessibili facilmente e in modo intuitivo e riconosciute in automatico. Il funzionamento ricorda il “Centro gestione dispositivi di Windows Mobile”.
Intorno al 70° minuto, Angiulo e Sinofski ci mostrano le innovazioni più strettamente tecnologiche: l’interazione con sensori di tocco, di luce (fotometri, per regolare automaticamente ad esempio i colori dello schermo) o di movimento (accelerometri).
Con queste premesse, Windows 7 si presenta come un sistema operativo effettivamente nuovo rispetto a Windows Vista: al di là delle modifiche tecniche, che comunque sono reali, cambia la concezione di PC.