Steve Ballmer si è presentato sulla platea della conferenza BUILD di Anaheim forte del positivo riscontro registrato da Windows 8 nei giorni precedenti. La strada è stata spianata da Steven Sinofsky, ma Ballmer si è presentato da conquistatore sul palco portando il solito carico di carisma e di entusiasmo. Ma soprattutto, appena raggiunte le luci della ribalta, ha messo in campo il dato che più di ogni altro misura il polso della situazione: Windows 8 ha raccolto oltre 500 mila download in appena 24 ore.
Un po’ per curiosità, un po’ per interesse e un po’ perché i riscontri positivi registrati hanno oggettivamente incoraggiato un primo assaggio: Windows 8 esce a testa alta dal BUILD 2011 e, sebbene manchino ancora vari mesi prima della distribuzione ufficiale, appare ormai chiaro che Microsoft abbia colto nel segno: l’immagine di Windows ne esce svecchiata, il gruppo ha impresso la svolta che in molti si auspicavano ed ora il dovere è quello di dimostrare nella pratica quel che demo, developer preview e tablet in omaggio stanno sbandierando ai quattro venti.
«Non c’è telefono, non c’è tablet e non c’è sistema operativo che sappia vendere 350 milioni di unità oltre a Windows»: il dato è relativo al numero di licenze di Windows vendute soltanto nel 2011 e la spallata è relativa alle critiche raccolte dal gruppo in questi mesi. Ballmer, insomma, sembra voler scrollare di dosso i residui del passato per presentare al futuro un gruppo alleggerito dai problemi iniziati con Vista: Windows 8 è un Windows “reimmaginato”, sintomo di una Microsoft reimmaginata alla luce di quel che l’innovazione ha portato sul mercato.
[nggallery id=295 template=inside]