Windows 8 promosso a pieni voti sul versante della sicurezza. Quello sviluppato da Microsoft, in arrivo sul mercato il prossimo 26 ottobre, è un sistema operativo quasi impenetrabile. È il verdetto degli hacker intervenuti alle conferenze Black Hat e DefCon di Las Vegas.
Tre le componenti integrate dal team di Redmond che sono valse a Windows 8 il riconoscimento: Secure Boot, SmartScreen e sandbox. Come già anticipato nei mesi scorsi, Secure Boot è un sistema attraverso il quale verrà impedita l’esecuzione di software non autorizzato, come malware o copie piratate dell’OS. SmartScreen si occupa invece di creare una sorta di “filtro” per verificare l’affidabilità dei file, in particolar modo quelli scaricati dal Web. Infine, la sandbox utilizzata per le applicazioni (ereditata dal mondo mobile), impedirà ad ognuna di interagire con le altre o con il sistema operativo, garantendo così il massimo grado di protezione.
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Questo, va specificato, non esclude che in futuro si possano verificare eventuali vulnerabilità, ad oggi però solo ipotizzate. Il browser Internet Explorer e la suite Office sono due delle “porte” alle quali gli hacker puntano per mettere in ginocchio le difese di Windows 8, ma se ne riparlerà solamente con la piattaforma a disposizione per test più approfonditi. Maggiore sicurezza, dunque, ma a che prezzo? Secondo alcuni Microsoft avrebbe raggiunto il suo obiettivo limitando eccessivamente la libertà di utenti e sviluppatori.
Si ricorda infine che Windows 8 RTM verrà distribuito ai partner hardware già nei prossimi giorni, entro la prima settimana di agosto. Uno dei cambiamenti rispetto alla versione Release Preview di fine maggio è rappresentato dalla schermata dedicata alla personalizzazione dello Start screen, come riportato nelle ore scorse dal sito Win8China e visibile nell’immagine allegata di seguito.