Con un documento pubblicato nei giorni scorsi, Microsoft ha iniziato a mettere i puntini sulle “i” per quanto concernente l’arrivo sul mercato del proprio nuovo sistema operativo Windows 8. In particolare il documento contiene i requisiti hardware a cui i dispositivi debbono rispondere per poter ospitare il sistema operativo e restituire così all’utente una piena ed efficiente esperienza d’uso.
Il primo elemento che si fa notare è la capacità del touchscreen: Microsoft pretende per i propri device la possibilità di 5 punti di input, prevedendo così la capacità da parte del device di leggere allo stesso momento tutte le dita di una mano. Così facendo è presumibile una ampia gamma di gesture attivabili, consegnando potenzialmente all’utente un codice di interazione estremamente ricco.
Il punto di contatto per la tecnologia NFC, inoltre, deve essere chiaramente indicata, senza possibilità di errore: l’utente deve poter distinguere visivamente il punto esatto in cui è allocato il sensore (tramite sticker o altri espedienti), proponendo così il proprio device nella giusta posizione in caso di necessità.
Cinque i pulsanti richiesti ai tablet dotati di Windows 8:
- Power
- Rotation lock
- Windows Key
- Volume up
- Volume down
Il pulsante fondamentale “Windows” deve avere una dimensione di almeno 10.5 mm. La combinazione “Windows”+”Power” sostituisce funzionalmente quello che nella tradizione è stato il CTRL+ALT+CANC.
Ai dispositivi è richiesta inoltre una dotazione minima comprensiva delle seguenti componenti:
- Storage: almeno 10GB di spazio libero
- System firmware: UEFI
- Networking: WLAN e Bluetooth 4.0 + LE (low energy)
- Graphics: Direct3D 10 device w/ WDDM 1.2 driver
- Risoluzione pari a 1366×768
- Fotocamera da: 720p
- Sensore di luce ambientale: 1-30k lux capable w/ dynamic range of 5-60K
- Magnetometro
- Accelerometro: 3 axes w/ data rates >= 50Hz
- Giroscopio
- Almeno una porta USB 2.0
- Speaker per il suono
Microsoft richiede inoltre upgrade driver che non necessitano di riavvio del sistema ed un ritorno dalla modalità di stand-by in appena 2 secondi: quest’ultimo requisito è al momento limitato al mondo Intel, mentre rimane ancora da capire quale sia la richiesta omologa per tutto quel che è il mondo ARM.
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