Una buona e una cattiva notizia per Microsoft. I dati pubblicati da Net Applications, relativi al mese di dicembre, mostrano un aumento del market share di Windows in generale, merito sopratutto di Windows 7. Dopo due mesi dal lancio sul mercato, Windows 8 stenta invece a decollare, nonostante l’ottima offerta di upgrade che permette l’aggiornamento con soli 14,99 euro. L’ultimo sistema operativo dell’azienda di Redmond è stato finora installato sull’1,72% dei computer, una percentuale inferiore sia a Mac OS X che allo sfortunato Windows Vista.
Fin dall’inizio del suo sviluppo, Microsoft sapeva che Windows 8 sarebbe stato un rischio e una scommessa allo stesso tempo. La necessità di creare un ecosistema unico tra diverse piattaforme ha portato alla realizzazione di una nuova interfaccia utente orientata al touch. Si tratta sicuramente di una scelta ottima per i tablet, ma poco apprezzata finora dagli utenti desktop, abituati a lavorare con Windows 7. Windows 8 possiede attualmente una quota di mercato marginale (1,72%), seppur in crescita rispetto a novembre 2012. Per chiarire meglio il significato di questo numero, è sufficiente fare un confronto con Windows Vista. Dopo due mesi dal lancio, Vista era stato installato sul 2,2% dei computer, mentre Windows 7 aveva già superato il 6%.
Il “problema” di Microsoft è rappresentato proprio dal vecchio sistema operativo. Windows 7 è un ottimo prodotto e difficilmente gli utenti decideranno di passare a Windows 8, cambiando il loro modo di lavorare. L’azienda di Redmond spera che la situazione migliori man mano che nei negozi scompariranno i computer con Windows 7. A quel punto la scelta sarà obbligata, anche se il mercato PC non gode attualmente di buona salute.
Windows 7 rimarrà il sistema operativo preferito ancora per lungo tempo. Il suo market share è infatti pari al 45,11%, mentre l’immortale Windows XP occupa la seconda posizione con il 39,08%, seguito da Windows Vista con il 5,67%. Considerando l’intero mercato, Windows è saldamente al comando con quasi il 92%, mentre Mac OS X e Linux possiedono una quota rispettivamente pari al 7,07% e all’1,19%.