In attesa della presentazione che avverrà nei prossimi giorni in occasione della conferenza BUILD (13-16 settembre), Microsoft ha iniziato a lasciar trapelare le prime anticipazioni su quel che metterà in mostra in tema Windows 8. Con una sorpresa che sorpresa non è, ma che sicuramente differenzia in modo sostanziale Windows 8 da ogni altra release antecedente: i tempi di boot.
Con un post sul blog “Building Windows 8”, Steven Sinofsky ha illustrato infatti quanti e quali cambiamenti Microsoft abbia pensato per migliorare i tempi di avvio del sistema operativo. La strategia intrapresa parte dall’analisi dei comportamenti tipici degli utenti, i quali hanno dimostrato di essere particolarmente sensibili a tre aspetti nel proprio rapporto con la macchina in uso:
- La possibilità di spegnere il pc in modo da avere consumi pari a zero;
- La possibilità di ripartire con una sessione del tutto nuova;
- La riduzione all’osso del tempo intercorrente tra l’accensione del pc e la possibilità di utilizzarlo.
Quel che Microsoft è andato a realizzare è un sistema di ibernazione intelligente che consente di annullare i consumi, di limitare il caricamento dei dati e di velocizzare pertanto il tempo di riavvio della sessione:
In termini assoluti la tempistica prevista per l’avvio del sistema operativo è pari a pochissimi secondi (8 nella dimostrazione pubblicata), con la possibilità di ridurre ulteriormente la tempistica tramite l’utilizzo di memorie SSD.
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Secondo quanto anticipato da Microsoft l’intera procedura è personalizzabile sulla base delle necessità specifiche manifestate (riservando più o meno memoria alla fase di ibernazione, oppure ripristinando lo spegnimento tipico di Windows 7 in caso si intenda metter mano a componenti hardware e si voglia pertanto il completo spegnimento della macchina).