Entro pochi giorni l’interfaccia Metro, che contraddistingue tanto il design Windows 8 quanto quello Windows Phone, non si chiamerà più “Metro”. Il nome con cui tutti hanno imparato ad identificare le linee pulite ed essenziali del nuovo sistema operativo di casa Microsoft, insomma, andrà presto perduto e tutto ciò apparentemente per problemi legati al un conflitto di trademark.
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Nella giornata di ieri Microsoft ha anzitutto notificato agli sviluppatori attivi sul proprio marketplace la necessità di evitare il nome “Metro” nelle proprie applicazioni, spiegando che sarebbero stati altrimenti possibili dispute per violazione di trademark. Una volta trapelata tale indicazione, sembrava Microsoft volesse distinguere la propria interfaccia per evitare che gli sviluppatori ne approfittassero generando confusione all’interno dell’ecosistema Windows 8, ma in realtà il problema sembra essere di diversa natura.
Alcuni rumor trapelati da Redmond spiegano infatti come la stessa Microsoft potrebbe essere coinvolta nello stesso problema, costretta quindi a cambiare nome alla propria interfaccia poiché in violazione con un marchio già registrato. E trattasi di un marchio registrato a quanto pare in ambito europeo, ma del quale al momento non è dato nulla a sapersi. Una rapida ricerca sul motore dell’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno europeo riconsegna almeno 101 marchi contenenti il nome “Metro” e almeno 21 denominati esattamente con il marchio già utilizzato dalla Microsoft (con applicazioni di varia natura, ma la cui richiesta di registrazione non risulta nella maggior parte dei casi andata a buon fine, con accento particolare per l’omonima catena tedesca di vendita all’ingrosso).
Con ogni probabilità Microsoft è stata informata del problema soltanto nelle ultime settimane e per evitare problemi preferisce risolvere la questione prima che l’interfaccia Metro diventi un problema, invece che una virtù, del nuovo Windows 8 (in uscita il 26 ottobre, ma entro breve disponibile per il mercato OEM). Se ne uscirà dunque con una “Metro” ribattezzata con altra nomenclatura, ma intatta nell’essenza.
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