Windows 8 sarà in vendita tra un mese esatto, a partire da venerdì 26 ottobre, ma secondo il numero uno di Intel lo sviluppo del sistema operativo necessiterebbe di ulteriore tempo per essere completato al 100%. Sono queste le parole del CEO Paul Otellini, riportate oggi sulle pagine di Bloomberg, che di certo non faranno piacere ai vertici Microsoft.
La dichiarazione è stata rilasciata durante un meeting dei dipendenti andato in scena a Taipei (Taiwan). Secondo Otellini la società di Redmond riuscirà comunque a spedire nei negozi Windows 8 senza ritardi, contando sul poter rilasciare alcuni importanti aggiornamenti post-lancio per risolvere problemi ai quali non è stato possibile porre rimedio finora.
Il software necessita ancora di miglioramenti, ma mettere in vendita il sistema operativo prima che sia completato in tutto e per tutto non è una mossa sbagliata, in quanto Microsoft può correggere gli ultimi difetti dopo il lancio.
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Una scelta di questo tipo potrebbe però rivelarsi controproducente, come testimonia il passato della famiglia Windows. Basti pensare all’esordio di Vista nel 2007, che complice un supporto non di certo all’altezza di driver e applicazioni faticò fin dall’inizio a conquistare gli utenti. Come ricorda Mark Martin, portavoce di Microsoft, nel caso di Windows 8 le premesse sono ben diverse: con oltre di 16 milioni di persone coinvolte nel test delle versioni rilasciate in anteprima, la software house ha avuto a disposizione un’incredibile mole di informazioni per correggere bug e ottimizzare gli aspetti più importanti della piattaforma.
Interrogata sulla questione, invece, Laura Anderson (rappresentante Intel) si è rifiutata di commentare la dichiarazione di Otellini, limitandosi a ribadire che l’arrivo di Windows 8 rappresenta un’opportunità da sfruttare al meglio per il business della società di Santa Clara.