Il Secure Boot di Windows 8 non potrà essere disattivato sui dispositivi ARM. Microsoft ha aggiornato i requisiti hardware da soddisfare per ottenere la certificazione, inserendo questo vincolo per i produttori OEM. Dopo aver ricevuto numerose critiche, l’azienda aveva dichiarato che la feature poteva essere disattiva nei firmware UEFI, ma ora smentisce le sue stesse parole pronunciate lo scorso mese di settembre.
Il Secure Boot è una tecnologia che impedisce l’esecuzione di malware durante la fase di avvio. Per funzionare correttamente è necessario un firmware UEFI e una chiave certificata che attesta l’affidabilità di ogni componente installato. Dunque, se attivato, il boot sicuro blocca l’installazione di sistemi operativi alternativi, come Linux, oltre ovviamente le copie pirata di Windows 8.
In fondo alla pag. 116 delle nuove “Certification Requirements” si può leggere chiaramente la seguente frase:
Disabling Secure MUST NOT be possible on ARM systems.
Questo significa che il Secure Boot potrà essere disattivato sui dispositivi con chip x86, mentre su tablet e notebook ARM non sarà possibile installare un sistema operativo in dual boot, ad esempio Linux o Android. Non è chiaro perché Microsoft consideri l’architettura ARM in modo diverso da quella x86, ma sembra quasi scontato che voglia a tutti costi impedire l’installazione del sistema operativo Google.