Microsoft ha lanciato da alcune ore la Consumer Preview del proprio Windows 8: il sistema operativo sarà sul mercato presumibilmente entro l’autunno e sarà pronto a sfidare la concorrenza fin dalla corsa al regalo di Natale. Per Microsoft è un momento fondamentale poiché non solo propone sul mercato un sistema operativo, ma va a proporre qualcosa di diverso. Di nuovo. Qualcosa che stravolge l’ordine precostituito su cui il gruppo si era adagiato forte del monopolio del passato.
In questo momento Microsoft ha due occasioni alla portata e due nemici da sconfiggere: la concorrenza esterna e la concorrenza interna. La concorrenza esterna è costituita da Google ed Apple, le due proposte alternative che stanno tentando di soverchiare l’impero che fu di Bill Gates. La concorrenza interna è invece dettata dai vecchi sistemi duri a morire, quelli che hanno abituato l’utenza sui vecchi assunti “desktop” che ora sia il mercato che la stessa Microsoft hanno il dovere di scrollarsi di dosso.
Sebbene possa sembrare paradossale, quindi, oggi la più grande opportunità che Microsoft ha di fronte è Windows XP. Ed è su questo aspetto che il gruppo dovrà far leva con piena convinzione.
I dati aggiornati provenienti da NetApplications per il mese di febbraio parlano chiaro: sebbene Windows XP sia in calo costante, ad oggi rimane sempre e comunque il sistema operativo più utilizzato al mondo. Quello di XP è ad oggi ancora un dominio assoluto: presente su oltre il 45% dei client monitorati, precede Windows 7 (38,1%), Windows Vista (8.1%) e Mac OS X ( 3% per la 10.6 e 2.69% per la 10.7). Linux è fermo all’1.17%. Windows XP ha perso circa 10 punti percentuali nel giro di un anno, ma è oggi un sistema operativo in fuori gioco che l’innovazione, la tecnologia ed il tempo mettono nel mirino: il momento dell’avvicendamento è arrivato.
La storia è facilmente intelleggibile: Windows XP ha rappresentato il vertice massimo del dominio Microsoft, Windows Vista è stato un flop e Windows 7 ha pagato le difficoltà che la crisi economica ha riversato sul mercato (dunque, pur crescendo ad altissimo ritmo, non ha comunque espresso appieno le proprie potenzialità). Se l’utenza XP è utenza legata a doppio filo al mondo Microsoft (gli altri hanno già effettuato le loro scelte passando o a Windows 7 o a soluzioni concorrenti), oggi per Windows 8 è arrivato il momento di suggerire la soluzione, solleticare il cambiamento e favorire chi intende abbracciare una nuova proposta.
La concorrenza esterna va frenata, ma in questa fase la concorrenza interna è probabilmente l’elemento più importante per un gruppo che intende costruire su Windows 8 il proprio futuro. La nuova interfaccia dovrà essere spiegata e promulgata poco alla volta su di un mercato spesso vittima dell’inerzia, mentre le soluzioni business saranno la chiave per sbloccare gli investimenti nel mondo enterprise.
Se Windows 8 vuole imporsi, insomma, Microsoft deve anzitutto sconfiggere sé stessa e l’handicap rappresentato da un passato troppo ingombrante. Se il gruppo vuole vendere, deve reinventarsi. Se Steve Ballmer vuole festeggiare, deve anzitutto togliere scheletri dagli armadi.
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