Fin dal lancio di Windows 8, Microsoft ha cercato di soddisfare le esigenze di specifici gruppi di utenti, tra cui i professionisti della grafica, aggiungendo il supporto per risoluzioni maggiori e per i cosiddetti display Retina. Windows 8.1 permette di visualizzare correttamente le interfacce utente su schermi 4K, mentre Windows 9 sfrutterà al meglio i display con risoluzione 8K. In questo caso, il valore dello scaling DPI può essere aumentato fino al 240%.
In campo professionale sono utilizzati monitor con elevate risoluzioni che consentono di lavorare con immagini e video super definiti. L’aumento della risoluzione, senza variare la diagonale del pannello, comporta però una riduzione della dimensioni dei pixel. Se il numero di pixel per pollice (DPI) cresce oltre una certa soglia, diventa quasi impossibile interagire con i vari elementi mostrati sullo schermo, come le icone e i pulsanti. Per garantire un’esperienza d’uso ottimale con i display 8K (7680×4320 pixel) in Windows 9, Microsoft ha incrementato lo scaling DPI fino al 240%.
In una build del nuovo sistema operativo sono stati individuati riferimenti alla risoluzione 8K e al supporto per i display con 240 DPI. L’icona di Windows Explorer, ad esempio, può essere rappresentata da un’immagine con risoluzione fino a 768×768 pixel. Un valore così elevato consente di utilizzare agevolmente schermi UHDTV, senza affaticare la vista. Chiaramente anche gli sviluppatori di terze parti dovranno fornire il loro contributi, aggiornando le applicazioni.
Un’altra novità scoperta nelle versioni preliminari del sistema operativo è la possibilità di cambiare il colore del menu Start in sintonia con il colore dello sfondo desktop e della barra delle applicazioni. In pratica, si può applicare un tema comune all’intera interfaccia utente. Maggiori informazioni verranno svelate durante il keynote del 30 settembre. La Technical Preview di Windows 9 dovrebbe essere distribuita all’inizio di ottobre.