Il codice di Windows, elemento segreto custodito in modo quasi sacrale dai guardiani del braccio legale di Microsoft, verrà aperto e tutto ciò su base volontaria per dimostrare all’UE la buona fede del gruppo. Tutto inizia con la denuncia RealNetworks, prosegue con la sentenza del Marzo 2004 e sfocia nei continui ultimatum imposti al gruppo per sottostare a quanto la Commissione Europea ha richiesto: la regolamentazione di un mercato in cui Microsoft ha sfruttato la propria posizione dominante ai danni della libera concorrenza.
Ad incaricarsi dello storico annuncio è il consigliere generale Microsoft Brad Smith il quale ha specificato come il codice in esame sia quello relativo al sistema operativo Windows Server e che verrà distribuito gratuitamente a chi abbia in possesso la licenza per il sistema operativo stesso. Ha chiosato poi Smith: «il codice sorgente di Windows è l’estrema documentazione della nostra tecnologia Windows Server. Con questo passo il nostro obiettivo è quello di risolvere ogni questione relativa alla sufficienza della nostra documentazione tecnica». Tale dichiarazione è una risposta diretta alle osservazioni UE secondo cui Microsoft non avrebbe fatto abbastanza per aprire il proprio sistema all’interoperabilità di aziende terze, così come imposto dalla sentenza di condanna.
Il braccio di ferro con l’UE non si è ancora concluso ma il colpo assestato da Microsoft sembra essere di assoluta rilevanza nel bilancio che verrà fatto il prossimo Aprile durante la prossima udienza (per la quale Microsoft aveva in precedenza chiesto ed ottenuto un rinvio). Finora Microsoft aveva prodotto migliaia di pagine di documentazione ed offerto centinaia di ore di supporto gratuito, ma l’estrema soluzione dell’apertura del codice sembra togliere ogni dubbio e segna anzi un importante spartiacque nella storia del gruppo.
Un passo importante per Microsoft, dunque, ma soprattutto una fondamentale vittoria per l’UE che è riuscita nei propri intenti portando a termine con successo la battaglia intrapresa a suo tempo dall’italiano Monti. Il passo “volontario” dell’azienda di Bill Gates, infatti, arriva solo in seguito al documento del 22 dicembre che l’ANSA descrive come «l’ultimo avvertimento formale a Microsoft prima di imporre multe al colosso Usa fino a 2 milioni di euro al giorno per il mancato rispetto della decisione del marzo 2004».