Windows Live Search sta aggiungendo nuove funzionalità alla propria dimensione mobile evidenziando così tutto l’interesse a ricoprire un ruolo importante nella ricerca in mobilità. In questo ambito, infatti, le necessità dell’utenza sono completamente differenti da quelle di un normale utente desktop: le ricerche sono maggiormente legate alla posizione da cui si digita ed i risultati vanno visualizzati su dispositivi dotati di limitata connettività, limitate possibilità di interazione rapida e piccoli schermi.
La prima grande novità è in una estensione di un antecedente accordo con Sprint Nextel: d’ora in poi chi farà una ricerca dal proprio telefonino otterrà informazioni geolocalizzate, ovvero legate strettamente alla propria zona (individuata grazie al GPS integrato nei telefoni offerti ed alle informazioni delle celle attivate per il collegamento). Se dunque si cerca un ristorante, in automatico il motore di ricerca selezionerà risultati in loco velocizzando il reperimento di una risposta ed ottimizzando altresì le opportunità pubblicitarie derivanti.
La seconda novità è nell’uso che il motore intende fare della tecnologia acquisita dall’operazione TellMe: gli utenti Sprint aventi in possesso dispositivi quali Samsung a900, Samsung a920, Motorola Razr, Sanyo 840 e LG 550 (elenco fornito da IDG) potranno adoperare un motore di ricerca basato sull’interazione vocale, evitando così la necessaria interazione con digitazione a schermo.
Con l’ottimizzazione dei canali di ricerca in mobilità diverrà sempre più importante anche il canale pubblicitario: non a caso nelle stesse ore dell’annuncio Microsoft anche Google si apprestava a togliere i veli a Google AdSense for Mobile, il canale destinato ai siti partner per l’immissione di inserti promozionali all’interno di pagine ottimizzate per la visualizzazione in mobilità. Microsoft si appresta ora a sottolineare come l’accordo con Nextel sia solo il primo e non sia esclusivo: porte aperte ad altri partner, insomma.