Windows MarketPlace, il “negozio virtuale” di casa Microsoft dedicato ai software Windows, da cui sarà possibile acquistare direttamente diverse applicazioni, ha da poco aperto i battenti anche agli sviluppatori.
Peccato però che tale piattaforma, che potrebbe diventare un interessante luogo virtuale di condivisione e scambio, non sia totalmente libera: infatti, Microsoft ha subito sancito alcune regole, descritte in 12 punti, in cui vengono comunicati limiti e divieti che gli sviluppatori devono rispettare per poter inserire e vendere i propri applicativi online su Windows MarketPlace.
In questo elenco, tra le limitazioni, balza subito all’occhio il quarto punto, in cui si fa divieto assoluto di rendere disponibili agli utenti le telefonate via Internet VoIP, sfruttando la rete cellulare dell’operatore mobile.
Una limitazione simile era stata già precedentemente adottata dalla Apple, che consente, infatti, l’utilizzo del Voice Over IP solo quando i device sono collegati ad Internet tramite un punto di accesso WiFi.
In realtà questi provvedimenti sono adottati al fine di rispondere alle istanze degli operatori mobili, che vedono nel VoIP una possibile minaccia. Sempre per garantire l’approvazione da parte dei gestori di telefonia, sul MarketPlace sarà interdetta anche la pubblicazione di software che permettono di chiamare a tariffe alternative ovviamente inferiori.
Secondo le previsioni degli esperti di telecomunicazioni, però, quest’avversione nei confronti del VoIP da parte degli operatori di telefonia “tradizionale” è un fenomeno che tenderà a regredire nel prossimo futuro.
Infatti, se ora il Voice Over IP sembra costituire una minaccia, tra qualche anno, potrebbe costituire, al contrario, una preziosa risorsa capace di rappresentare una importante fonte di ricavi, magari sfruttando anche le opportunità date dei sistemi di connessione WiFi.
Gli operatori così elimineranno gradualmente le proibizioni e integreranno il VoIP nella loro offerta come già stanno facendo alcuni gestori di telefonia più innovativi.