A poche settimane dall’esordio di Windows Phone 7 sul territorio europeo, i telefoni equipaggiati con il nuovo sistema operativo di Redmond a disposizione dei rivenditori sembrano essere andati a ruba, tanto da costringere alcuni potenziali acquirenti a restare a bocca asciutta. La situazione sembra essere la stessa anche oltreoceano, dove la piattaforma mobile di Microsoft è approdata soltanto da pochi giorni. L’azienda però rassicura: nelle prossime settimane verranno messe a disposizione nuove unità
Capire quali siano le motivazioni che hanno portato al crearsi di una simile situazione non è un’impresa semplice. Poca fiducia degli operatori in Windows Phone 7? Scarsa disponibilità delle componenti hardware da assemblare? Problemi legati al software? Tutte ipotesi da prendere in considerazione, secondo l’attenta analisi di ZDNet.
Nella sola giornata di lunedì, sul territorio USA, sarebbero stati venduti 40.000 smartphone WP7, facendo così registrare cifre simili a quelle dell’esordio del Palm Pre nell’estate 2009. Motorola, quando lanciò il suo primo Droid, arrivò a 100.000 unità in 48 ore, mettendo così in seria difficoltà le scorte a disposizione dei rivenditori.
Microsoft, come già anticipato, interrogata sull’argomento si è detta intenzionata a incrementare i ritmi di produzione, prevedendo già per le prossime settimane la distribuzione di un numero di telefoni sufficiente a coprire le richieste dei consumatori. Dopotutto, per centrare l’obiettivo previsto dall’azienda stessa di 30 milioni di unità nel primo anno di vita, il colosso di Redmond non potrebbe fare altrimenti.
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