Gli ultimi terminali Lumia messi sul mercato nelle ultime settimane da Microsoft, potrebbero soffrire di un piccolo significativo peccato originale: non consentono di scegliere Google come motore di ricerca predefinito per le ricerche sul browser in mobilità. La segnalazione giunge da The Verge e raccoglie ovviamente immediata attenzione: sebbene con ogni probabilità Microsoft tenterà di celare il tutto dietro un vizio di forma, sembra non certo casuale la “dimenticanza" che taglia fuori il motore di ricerca rivale dal sistema operativo mobile di Redmond.
L’impossibilità di scegliere il motore di ricerca da utilizzarsi su Internet Explorer non è caratteristica comune di tutti i Nokia: al momento sembra essere presente soltanto sul continente europeo e soltanto su alcuni dispositivi (Nokia Lumia 630 e Nokia Lumia 930). La differenza è visibile nelle due immagini successive, nelle quali sono riportati gli screenshot relativi ad un Nokia Lumia 1020 (aggiornato con Windows Phone 8.1, senza Lumia Cyan) e un Nokia Lumia 930 di recente distribuzione. La differenza è nell’assenza su Lumia 930 dell’opzione che consente di scegliere il motore di ricerca predefinito, ossia quello utilizzato scrivendo la parola cercata direttamente sulla barra degli indirizzi. Occorre sottolineare come Windows Phone non consenta invece in nessun caso il cambio del motore attivato dal pulsante di ricerca previsto sui device Lumia: semplicemente tale opzione non è prevista, limitando la possibilità di scegliere Google soltanto nelle opzioni avanzate su Internet Explorer.
L’assenza di tale opzione soltanto su alcuni firmware (il problema non è ad esempio verificato su smartphone distribuiti da carrier) sembra in buona misura un semplice errore, ma non è chiaro come sia potuto accadere o quali potrebbero essere eventuali finalità in caso di ipotesi dolosa. Al momento Microsoft non ha ancora fornito spiegazioni ufficiali all’accaduto, aprendo però immediatamente il fianco alle critiche di quanti vedono in questa omissione una scelta specifica per castigare il gruppo di Mountain View, già alla sbarra sul continente europeo a causa delle accuse di comportamento anticoncorrenziale in ambito Android (ove i servizi Google sono spinti in modo evidente grazie al dominio del robottino verde sul mercato).