Windows Phone, hard reset dopo il cambio alias

L'architettura del sistema operativo non permette di modificare l'account principale. Se si cambia l'alias primario sarà obbligatorio un hard reset del device.
Windows Phone, hard reset dopo il cambio alias
L'architettura del sistema operativo non permette di modificare l'account principale. Se si cambia l'alias primario sarà obbligatorio un hard reset del device.

La scorsa settimana, Microsoft ha annunciato un cambiamento nel modo in cui vengono gestiti gli alias dell’account Microsoft. Invece della precedente opzione di ridenominazione, l’utente può impostare come principale qualsiasi indirizzo email, anche se con dominio diverso da outlook.com, hotmail.com, live.com e msn.com. Lo switch è indolore per Windows 8 e Xbox 360, ma crea qualche problema con Windows Phone. Il sistema operativo mobile non supporta questa funzionalità e obbliga l’utente ad eseguire un hard reset.

L’indirizzo email associato all’account Microsoft viene utilizzato per effettuare l’accesso ai vari servizi e per il login su Windows 8/RT, Xbox 360 e Windows Phone 7.x e Windows Phone 8. L’utente può aggiungere altri alias (altri indirizzi email) e usarli in modo intercambiabile con l’alias principale, ovvero quello scelto al momento della creazione dell’account. Questi alias condividono la stessa password e, se attivata, la stessa verifica di autenticazione in due passaggi, consentendo l’accesso ai servizi, ai dispositivi e alle applicazioni.

Tutte le attuali versioni di Windows Phone non possono gestire questa modifica. È possibile aggiungere alias secondari, ma l’account primario deve rimanere quello usato per la configurazione iniziale dello smartphone. Se l’utente effettua lo switch sarà costretto ad eseguire un hard reset del dispositivo, anche se per il login viene usato il vecchio alias primario. Microsoft ha confermato il problema e ha promesso un fix in futuro.

Molti utenti possiedono più di un account e vorrebbero unirli in un singolo account. Il merging è una funzionalità piuttosto complessa da implementare, ma l’azienda di Redmond ha iniziato a valutare le varie possibilità per offrire la flessibilità richiesta.

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