Dopo l’annuncio dell’acquisizione della divisione Devices & Services di Nokia da parte di Microsoft, entrambe le aziende hanno tenuto una conferenza stampa nei rispettivi quartier generali. A sorpresa, nella sede del produttore finlandese si è materializzato Steve Ballmer che ha parlato dell’importanza dell’accordo e delle prospettive della piattaforma Windows Phone. Dall’altra parte dell’oceano, invece, arrivano informazioni più dettagliate sulla strategia futura. L’obiettivo è raggiungere il 15% di market share entro il 2018.
Ballmer ha definito l’acquisizione un ulteriore passo nella visione di una nuova Microsoft, ovvero un’azienda di prodotti e servizi. A proposito di servizi, è prevista la costruzione di un datacenter in Finlandia che coprirà tutta l’Europa. Ma l’argomento centrale delle due conferenze stampa è stato ovviamente il sistema operativo mobile. Attualmente, Windows Phone è la terza piattaforma mondiale in termini di diffusione, ma il distacco da Android e iOS è ancora abissale. Solo in 9 paesi il suo market share ha superato il 10%.
Ballmer ha sottolineato però che, in un solo anno, le vendite dei Nokia Lumia sono aumentate da 0 a 7,4 milioni di unità nel secondo trimestre 2013, mentre la quota di Windows Phone è cresciuta del 78%, superando BlackBerry in 34 mercati. Oltre al marchio Lumia, Microsoft ha ottenuto per 10 anni l’uso delle licenze sulle tecnologie HERE. Per l’azienda di Redmond le mappe e i servizi di localizzazione sono componenti molto importanti e verranno integrati nell’intero ecosistema Windows (smartphone, tablet e PC). Anche se continuerà il supporto per Android e iOS, «Microsoft non può rischiare che Google o Apple blocchino l’innovazione, l’integrazione e la distribuzione delle app».
L’acquisizione è ovviamente una buona notizia per gli investitori. Con l’attuale partnership Microsoft guadagna in royalty 10 dollari lordi per ogni device. Con la produzione in-house degli smartphone, la somma supererà i 40 dollari per unità. Entro il 2018, l’azienda prevede di raggiungere il 15% di market share e un profitto di circa 45 miliardi all’anno. Anche gli azionisti Nokia possono finalmente sorridere: in questo momento, le azioni sono salite quasi del 38%.