Microsoft ha eliminato sei app Google dal Windows Phone Store. Google aveva rilasciato nuove applicazioni per il sistema operativo concorrente? No, sono tutte fake app. L’unica app ufficiale per Windows Phone è Google Search. Quanto accaduto dimostra che il processo di approvazione necessita di una revisione, in quanto non dovrebbe essere permessa la pubblicazione di applicazioni chiaramente contraffatte. Un analogo problema si era verificato circa due anni fa con una falsa app Spotify.
Microsoft avrebbe dovuto capire che le sei app (Hangouts, Google Voice, Google Search, Google+, Google Maps e Gmail – email from Google) non erano state realizzate dall’azienda di Mountain View. Innanzitutto, il nome dello sviluppatore era “Google, Inc.”, mentre il nome ufficiale è “Google Inc.”, senza virgola. Il secondo e più evidente campanello di allarme era il prezzo delle applicazioni: 1,99 dollari. Le versioni disponibili su Android e iOS sono gratuite, quindi era chiaro che il falso sviluppatore aveva tentato di trarre profitti, sfruttando la notorietà del marchio.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, Microsoft ha rimosso le sei app dallo store e ha rilasciato un comunicato che elenca gli strumenti messi a disposizione degli sviluppatori per segnalare le infrazioni della policy del Windows Phone Store, come i tool per offuscare il codice e impedire il furto di proprietà intellettuale. È anche disponibile un form online per richiedere la rimozione delle app che violano il copyright.
Sembra quindi che l’onere di scoprire le false app sia tutto a carico degli sviluppatori. Non sarebbe meglio esaminare a fondo le applicazioni prima di approvare la loro pubblicazione sullo store? Visto l’elevato numero di fake app presenti, i controlli preliminari appaiono piuttosto superficiali. Il successo di una piattaforma mobile si raggiunge anche con la qualità delle app, non solo con la quantità.